Zeroconfini Onlus in collaborazione con l’associazione Il Cuore in Siria si sta adoperando a sostegno della causa siriana con una serie di manifestazioni volte a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Ulteriori informazioni: scarica la presentazione dell’evento Il Cuore in Siria
La Siria da tre anni è teatro di guerra
Una situazione drammatica, che ovviamente non si ripercuote solo sulla situazione internazionale, ma che costringe i bambini ad abbandonare la loro terra.
I piccoli siriani rifugiati hanno raggiunto il milione
Un milione di bambini sono diventati profughi, 740.000 dei quali hanno meno di 11 anni, è scritto in un comunicato congiunto dell’Unicef e dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Secondo i calcoli delle due agenzie delle Nazioni Unite con sede a Ginevra, i bambini costituiscono circa la metà dei rifugiati siriani, il cui numero è vicino ai 2 milioni.
Un milione di bambini hanno lasciato la loro casa, alcuni sono rimasti senza famiglia e vivono in una situazione disperata. Molti sono riusciti a raggiungere il Libano, la Giordania, la Turchia, l’Iraq e l’Egitto, dove si sta consumando un’altra guerra. Questo è quanto sta succedendo in Siria, a causa del conflitto che proprio quest’anno ha raggiunto il terzo anno consecutivo.
Anthony Lake, Direttore generale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), ha dichiarato:
Tutti noi dobbiamo condividere questa vergogna perché mentre noi lavoriamo
Per alleviare le sofferenze di coloro che sono colpiti dalla crisi, la comunità globale ha mancato alla propria responsabilità nei confronti di questo bambino. Dovremmo fermarci e chiederci come possiamo, in tutta coscienza, continuare a deludere i bambini della Siria.
L’Alto Commissario ONU per i Rifugiati António Guterres, a capo dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha aggiunto:
Ciò che è in gioco adesso non è altro che la sopravvivenza e il benessere di una generazione di innocenti. I giovani della Siria stanno perdendo le proprie case, i propri famigliari e il proprio futuro. Anche dopo che hanno attraversato un confine internazionale e raggiunto la sicurezza, sono traumatizzati, depressi e bisognosi di trovare una ragione di speranza.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite sta chiedendo un aiuto globale, per dare una casa a questi bambini, ma soprattutto per trovare una soluzione politica alla crisi.