L’altra me
Il pendolo nutriva
il silenzio: tra le mani
scorreva la memoria.Un filo rosso sul
ventre di rugiada
plasmato dalla lingua
che ora giace inerte
nella bocca d’alabastro.La curva dell’occhio
col dito accarezzo
a lasciarti il sale
delle mie iridi cieche.Domani sarà ancora
vita o parvenza – scorrere
muto dei giorni –
finché il rintocco
del pendolo
sussurrerà l’eterna bugia.Accosterò il viso allo specchio
alitando la nostra distanza.
Sonia Rossi
Docente di lettere presso Liceo Classico G. B. Brocchi e Giornalista Pubblicista presso Il Gazzettino, vive a Vicenza.
Tra le sue raccolte poetiche, Chalo (2012) è dedicata alle sue figlie, due bimbe indiane che grazie al loro coraggio e alla loro forza sono riuscite a sopravvivere malgrado la violenza degli uomini per giungere in una famiglia amorevole, ma è anche un inno alla maternità nelle sue varie forme, un invito ad accogliere la vita affinché si compia di nuovo il miracolo della creazione nel breve spazio che è assegnato ad ognuno di noi.
Questa poesia è pubblicata nell’Antologia delle poesie del Premio Isabella Morra (1^ – 4^ edizione) edito da La Vita Felice. Vai al link per tutte le informazioni sull’Antologia.