Nella casa della fata
Sui muri hai appoggiato il polso, e le parole
e tra le cifre il volto
della Bellezza su cui ha danzato il buio.Sui muri hai appuntato il tuo dolore
e tra le cose il pianto
testimone di incurie e di vittorie.Sulle pareti, tela gravida di trama,
le ombre si stagliavano invadenti
le ombre dei tormenti e dei deliri,
e delle ali
assetate di luce e di pensieri
puri, ali smaniose di altre ali
di trasmigrare ricomposte verso
inferni più cordiali.Il muro fu per te riparo e cella
specchio opalino di battaglie e rese
spartito sfogliato, dettato dal bisbiglio
musicale delle tue molte note, umili e colte
in perenne sbocciare.L’intonaco fu carta, e penna l’anima:
il cielo il calamaio, ce lo dicevi.Schiuso è l’uscio, inutili le chiavi.
Non sei più in casa, tu sei la casa.
Patrizia Sardisco
Patrizia Sardisco è nata nel 1967 a Monreale, dove vive attualmente. Laureata in Psicologia, si è specializzata nel campo della didattica speciale. Lavora in un Liceo di Palermo. Scrive in lingua italiana e in dialetto siciliano.
Dal 2012 ha cominciato a proporre i suoi lavori poetici e letterari alle giurie di vari concorsi riscuotendo esiti incoraggianti: diverse opere hanno ottenuto primi e secondi posti, menzioni e inserimenti in antologia in premi a carattere nazionale. Sue recensioni di opere poetiche e di narrativa sono apparse nella rivista Arenaria (cartaceo) e su L’indice dei Libri (on line).
Ha curato l’introduzione di opere di narrativa e poesia. Suoi racconti brevi sono apparsi sul blog Tutta colpa della maestra, vincitore del Macchianera Blog Awards 2012 come miglior sito di letteratura. Le poesie che proponiamo sono tratte dalla silloge inedita Lo spettro del visibile.
Questa poesia è pubblicata nell’Antologia delle poesie del Premio Isabella Morra (1^ – 4^ edizione) edito da La Vita Felice. Vai al link per tutte le informazioni sull’Antologia.