13 febbraio 2015 ore 18,00
Le Cucine di Villa Reale
Viale Brianza, 1 Villa Reale di Monza
Con la scrittrice Valeriana Maspero, il prof. Per Franco Bertazzini che ha introdotto la storia ed Ettore Radice che ha coordinato l’incontro che ha appassionato il pubblico presente in sala.
Il Ghibellino di Modoezia racconta la storia della famiglia Morigia, quella di Boniconcontro, autore del Chronicon Modoetiense sullo sfondo di uno degli scorci più difficili della storia di Monza.
«All’inizio del Trecento esplose la furibonda lotta tra i potenti Della Torre e gli emergenti Visconti per il controllo del territorio – ricorda l’autrice – una guerra condotta con manovre economiche spregiudicate, corse alle cariche e cruenti scontri armati».
Era di Arrigo di Lussemburgo, Galeazzo, Marco e Azzone Visconti o Ludovico il Bavaro, papa Giovanni XXII, Dante, di Petrarca e di Boccaccio.
«Monza si trovò spesso nell’occhio del ciclone, in quanto sede di quell’insegna del sacro romano impero – la corona ferrea – contesa tra il pretendente tedesco al trono sacroimperiale, il papato, il capitolo locale che deteneva la sede e la custodia del cimelio, i feudatari lombardi».
Ed è protagonista la città stessa, una città che allora era compresa nella cerchia della circonvallazione interna, quella che passa da via Manzoni, via Azzone Visconti, via Aliprandi, via Zanzi.
«L’ambientazione mi ha dato l’opportunità di recuperare toponimi e luoghi della Monza medievale che sarebbe bello ricordare. Per esempio i nomi degli antichi quartieri, l’Arena, il Castrello, il Sottotorri, Ripalta, Mediovico, Carrobbio, Ingino, San Martino, Sant’Andrea. E poi le porte nelle mura: la Porta Nuova verso Milano, la de Gradi sulla strada di Agrate, la Porta de Leucho, la Carrobiola verso Vedano, la Porta de Como a san Biagio.»