Festival della Poesia di Monza
II Edizione on line
Domenica 21 marzo 2021
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA POESIA
Il tema è: POESIA E NATURA
“La Potenza del Bene trova rifugio nella natura del Bello” (Platone)
Dopo la prima edizione che ha visto partecipi i poeti GIUSEPPE CONTE – VIVIAN LAMARQUE – DONATELLA BISUTTI – STEFANO RAIMONDI – ANDREA GALGANO – GERARDO MASUCCIO- GIANCARLO PONTIGGIA – GUIDO OLDANI – VALERIO MAGRELLI – PINO LANDONIO – MARIA GRAZIA CALANDRONE – LUIGIA SORRENTINO – FRANCESCO SOLITARIO – MASSIMO MORASSO – DAVIDE FERRARI – OTTAVIO ROSSANI
La Casa della Poesia di Monza annuncia la seconda edizione del Festival della Poesia di Monza che, quest’anno viene dedicato alla Natura e alla sua salvaguardia e cura. Alla luce di quello che in questi ultimi anni è successo, tra catastrofi ambientali, emergenze climatiche dovute al riscaldamento globale, crisi economica e l’emergenza pandemica dovuta al Covid 19, è davvero giunto il momento di operare un’inversione di rotta in direzione di un’ecologia integrale che sia sostenuta da uno sguardo d’amore e consenta di entrare «in comunione» con la Natura e l’ambiente.
Siamo parte del clima che abbiamo mutato, degli agenti atmosferici che abbiamo stravolto, del mare che abbiamo inquinato. “Non uccidete il mare, – la libellula, il vento. – Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. – Il galagone, il pino: – anche di questo è fatto l’uomo. Questo allarme lanciato da Caproni è, oggi, quanto mai attuale: la natura è in pericolo per colpa dell’uomo e il poeta lo ammonisce per ciò che compie nei confronti del mare, del vento, degli animali e degli alberi; la natura è portatrice d’amore, quello stesso amore che il poeta così descrive: “L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra”. (1972, dalla raccolta Res Amissa).
Quale contributo può venire, quindi, dalla poesia?
Forse davvero un aiuto significativo, a patto che essa non venga intesa come uno sfogo narcisistico al servizio del proprio Io, ma sappia puntare piuttosto sul valore dell’«alterità» e su quelle parole che da sempre appartengono al lessico poetico come «cura», «compassione», «stupore», «meraviglia» sviluppando una nuova sensibilità capace di riattivare «la compassione» verso il prossimo e verso l’ambiente.
Certi di questa convinzione, La Casa della Poesia di Monza invita i poeti, i critici, i filosofi a creare uno spazio condiviso di riflessione, di immagini poetiche intorno a ciò che ci fa sentire, per utilizzare le parole di Ungaretti, «fratelli», creature fragili ma radicate nel mondo, che vivono «il supplizio» di non sentirsi «in armonia» con l’universo.
I poeti possono fare tanto perché sono custodi di una cultura permanente che non inquina, non distrugge, non brucia, non uccide, ma osserva, comprende, conserva, non spreca e dà spazio alla parte migliore dell’umanità cosicchè come scrive William Shakespeare “questa nostra vita, via dalle folle, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre, e ovunque il bene.”
Antonetta Carrabs Presidente La Casa della Poesia di Monza
Elisabetta Motta VicePresidente La Casa della Poesia di Monza Iride
Enza Funari Responsabile media communication
I contributi dei poeti che aderiranno al Festival saranno pubblicati sul canale youtube La Casa della Poesia di Monza e sulle pagine social facebook, instagram e twitter
Sito: www.lacasadellapoesiadimonza.it Contatti: segreteria@lacasadellapoesiadimonza.it
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