Giornata internazionale della donna Amori Sbarrati
venerdì 8 marzo ore 11.00 Portici Arengario
dalla Casa Circondariale Sanquirico di Monza
Mostra a cura di Zeroconfini onlus e La Casa della Poesia di Monza
Inaugurazione venerdì 8 marzo ore 11.00 Portici Arengario
Fotografia Francesca Ripamonti
Amori sbarrati è frutto di un percorso di TEATRO, POESIA e FOTOGRAFIA promosso da Zeroconfini Onlus, all’interno della Casa Circondariale Sanquirico di Monza. Il coinvolgimento e la passione di coloro che hanno portato avanti con grande sensibilità questo progetto, ha favorito la costruzione di un percorso volto al recupero dell’uomo, di ciascun uomo a se stesso e alla vita civile. Un’esperienza di integrazione, di inclusione e di educazione alla libertà.
Dal carcere un grido universale. Le donne recluse, come bachi da seta, lavorano fili, creano legami, partoriscono sogni e incubi. Cantano l’amore e la vita e lo fanno con la poesia che diventa anche un pianto nella notte… e tutto intorno è scuro/quando ognuno di noi va a dormire mi sdraio e penso/ognuno, ogni cosa è ancora sveglia./Posso sentirti piangere un pianto nella notte /un pianto per un aiuto/ un pianto scuro/quando ognuno di noi va a dormire mi sdraio e penso/ognuno, ogni cosa è ancora sveglia./Posso sentirti piangere un pianto nella notte /un pianto per un aiuto/ un pianto per liberare il dolore/ e sentendolo mi si spezza il cuore … (Liene Nikitenkova) La libertà non si costruisce attraverso una specie di autonomia o di isolamento individuale, ma creando legami, con atti di solidarietà e generosi aneliti verso le sofferenze altrui: sono questi che ci rendono liberi e responsabili.
La fotografia di Francesca Ripamonti racconta una bellezza nuova, nascosta e dimenticata che emerge dal profondo dell’anima delle donne recluse della Casa Circondariale Sanquirico di Monza. Immagini che vanno oltre il silenzio e la solitudine, volti che narrano il valore dell’umanità, oltre la tristezza del carcere.
Corpi celati, nascosti dalle sbarre da cui possiamo ascoltare il significato profondo delle loro anime attraverso i versi in cui raccontano le loro esistenze. “Grazie a chi ha sostenuto questo progetto e a chi lo ha reso visibile. Grazie a chi ha fatto uscire dal loro bozzolo le donne di Sanquirico perché spiegassero le ali in un volo di speranza. Non sappiamo per dove, non sappiamo per quanto, ma siamo sicuri che quel giorno sono volate via.” – Francesca Ripamonti
Il progetto è sostenuto dalle associazioni Zeroconfini onlus e La Casa della Poesia di Monza, in collaborazione con il Comune di Monza Assessorato Pari Opportunità.
Grazie ad Aldo e Monica Coppola e il loro staff che hanno raccontato la loro bellezza e l’amore, prendendosene cura, a Zeroconfini onlus, La Casa della Poesia di Monza, La Casa Circondariale Sanquirico di Monza, Marco Frigerio, Stefano di Tommaso, Paolo Vallara e tutti coloro che hanno creduto in questo meraviglioso progetto di inclusione sociale.