La Casa della Poesia di Monza e il Parco Valle Lambro, in collaborazione con la “Società Dante Alighieri”, “Paesaggio Culturale Italiano srl” ha il piacere di annunciare la realizzazione di un importante progetto culturale dedicato ad una delle figure più importanti della storia culturale, artistica, letteraria e scientifica del nostro territorio, l’istituzione del Parco Letterario intitolato alla Regina Margherita, moglie di Umberto I Re d’Italia, donna sensibile alla cultura e promotrice dei tanti salotti letterari italiani frequentati da personaggi illustri, tra cui ad esempio Carducci e D’Annunzio. In tal modo, il Parco Valle Lambro, area protetta tra le più importanti in Lombardia, diventa custode e promotore di cultura letteraria, oltre che di natura e paesaggio.
Una grande festa per celebrare la sua costituzione sabato 18 novembre a partire dalla ore 17.30 presso il Salone da ballo della Villa Reale di Monza, una delle residenze predilette dalla Regina, alla presenza di tantissime autorità.
Un nuovo progetto di valorizzazione dei territori attraverso la cultura sboccia tra Monza e la Brianza comasca e lecchese: il Parco Letterario Regina Margherita, fortissimamente voluto da La Casa della Poesia di Monza e dal Parco Valle Lambro.
Un nuovo progetto di valorizzazione dei territori attraverso la cultura sboccia tra Monza e la Brianza comasca e lecchese: il Parco letterario regina Margherita, fortissimamente voluto da La Casa della Poesia di Monza e dal Parco Valle Lambro.
La Casa della Poesia di Monza e il Parco Valle Lambro, in collaborazione con la “Società Dante Alighieri”, “Paesaggio Culturale Italiano srl” , hanno il piacere di annunciare la realizzazione di un importante progetto culturale dedicato ad una delle figure più importanti della storia culturale, artistica, letteraria e scientifica del nostro territorio, l’istituzione del Parco Letterario intitolato alla Regina Margherita, moglie di Umberto I Re d’Italia, donna sensibile alla cultura e promotrice dei tanti salotti letterari italiani frequentati da personaggi illustri, tra cui ad esempio Carducci e D’Annunzio. In tal modo, il Parco Valle Lambro, area protetta tra le più importanti in Lombardia, diventa custode e promotore di cultura letteraria, oltre che di natura e paesaggio.
L’inaugurazione del Parco Letterario® Regina Margherita e il Parco Valle Lambro è programmata per sabato 18 novembre a partire dalla ore 17.30 presso il Salone da ballo della Villa Reale di Monza, una delle residenze predilette dalla Regina.
Invito
Il Parco Valle Lambro in collaborazione con la “Società Dante Alighieri”, I Parchi Letterari – Paesaggio Culturale Italiano e “La Casa della Poesia di Monza”, ha il piacere di annunciare la realizzazione di un importante progetto culturale dedicato ad una delle figure più importanti della storia culturale, artistica, letteraria e scientifica del nostro territorio: l’istituzione del Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro.
Moglie di Umberto I Re d’Italia, Margherita di Savoia fu donna sensibile alla cultura e promotrice dei tanti salotti letterari italiani frequentati da personaggi illustri, tra cui ad esempio Carducci e D’Annunzio. In tal modo, il Parco Valle Lambro, area protetta tra le più importanti in Lombardia, diventa custode e promotore di cultura letteraria, oltre che di natura e paesaggio sabato 18 novembre a partire dalla ore 17.30 presso il Salone da ballo della Villa Reale di Monza
PROGRAMMA SABATO 18 NOVEMBRE
Ore 17,30
Firma della Convenzione per l’istituzione del Parco Letterario® Regina Margherita e il Parco Valle Lambro e saluti ufficiali delle Istituzioni nel Salone da ballo della Villa Reale di Monza
Ore 18,30
Concerto in onore della Regina Margherita nel Salone da ballo della Villa Reale di Monza. Cantano il tenore Renato Cazzaniga e il soprano Cristina Di Mauro accompagnati dall’Orchestra Filarmonica dei Navigli diretta dal Maestro Maurizio Tambara
Ore 20,00
Aperitivo con brindisi ufficiale nella Sala da pranzo della Villa Reale di Monza
EVENTI COLLATERALI
Dalle 16,00
Esposizione della mostra “Sulle Orme degli artisti” progetto di alternanza scuola-lavoro del Parco Valle Lambro con gli studenti del Liceo Artistico Statale «Amedeo Modigliani» di Giussano nel foyer del Salone da ballo all’ingresso del primo piano nobile della Villa Reale di Monza.
Dalle ore 10 alle ore 16
Avvio dell’Estemporanea di Pittura aperta agli artisti locali organizzata dal Parco Valle Lambro nei Giardini Reali della Villa Reale di Monza.
Per info: Segreteria del Parco allo 0362.970.961
e-mail a francesca.vigano@parcovallelambro.it
PREXDAX LVME LE LETTERE
E le Arti dal lume della
Stella che impresse di Sé,
nell’intelletto , la Eletta
da Dio a prima regina d’Italia e ovunque va l’accompagna;
lume di pensiero regalmente nobile e forte
nella grazia, regale altresì,
della linea e della parola,
lume di alti concetti del divino e dell’umano,
e vi si legano alti fini dell’operare
e seguono opere alte.
Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia La Regina Margherita fu una figura importante dal punto di vista culturale e sociale nell’Italia unita. La prima Regina d’Italia, infatti, oltre ad avere una notevole influenza sulla gestione politica, grazie ad un notevole potere sulle scelte del marito, il re Umberto I, ebbe un grande fascino presso la popolazione, facendo sapiente uso delle proprie apparizioni pubbliche e trovando consenso sia presso gli intellettuali e le classi elevate, sia presso le classi più umili.
Margherita, bella e vivace, ricevette fin da giovane un’educazione completa: oltre a nozioni di cultura generale, ebbe una formazione approfondita relativa alla storia, la letteratura italiana, il disegno, la musica, il ballo. Già da adolescente sviluppò un amore sincero per la poesia e per l’arte, scrivendo anche un poemetto d’argomento medievale illustrato di suo pugno. Le sue eccellenti qualità di comunicatrice le permisero di promuovere il suo coinvolgimento in attività promozionali delle arti, in numerose opere di beneficenza e filantropiche, e di organizzare numerose visite e cospicui lasciti ad ospedali, orfanotrofi e istituti vari, attività che le fecero guadagnare una notevole popolarità.
Non da ultimo, Margherita coltivò sin da bambina una passione per le bellezze della natura; sin dall’infanzia, infatti, non le mancò lo spazio dedicato ai giochi ed allo svago all’aperto nelle numerose dimore di famiglia immerse nel verde. Amò da sempre la montagna, che scelse come luogo di villeggiatura per le vacanze estive. Appassionata ed esperta alpinista, scalò, caso raro ai tempi per una donna, diverse vette alpine anche impegnative e presenziò a manovre militari degli Alpini. Per questo motivo le venne dedicato un rifugio alpino, la Capanna Margherita, costruito sulla vetta della Punta Gnifetti, una delle più elevate del Gruppo del Rosa, alla cui inaugurazione, avvenuta nel 1893, la regina partecipò di persona, percorrendo direttamente, con corteo di guide alpine e gentiluomini, il ghiacciaio sottostante e pernottando nella nuova struttura. La Regina Margherita è passata alla storia come un personaggio caratterizzato da grande sensibilità culturale, anche per la promozione da parte sua di tanti salotti letterari. Anche presso la Villa di Monza, come in tutti gli altri luoghi di residenza dei regnanti, la Regina predispose un’agenda di attività mondane e culturali che regolarmente si svolgevano a corte. Ella infatti gestì un circolo culturale settimanale che le valse l’ammirazione di poeti e intellettuali e la collocò come tra le più illuminate dame dell’aristocrazia.In tutte le residenze dei reali, da Napoli a Roma, da Monza a Bordighera, si indissero riunioni artistico-letterarie a cui parteciparono gli esponenti più in vista della cultura italiana: d’Annunzio, Fogazzaro, Manzoni, Pascoli e Carducci, per citare i letterati più famosi dell’epoca. Margherita amò la cultura e si dilettò nella musica, circondandosi di poeti, intellettuali e artisti che trovano in lei una fonte di ispirazione e un modello di grazia ed eleganza.
Il circolo culturale di Margherita di Savoia era aperto alle menti illuminate senza riguardo al ceto, per questo motivo fu molto apprezzata dai poeti. Frequentarono il suo circolo nomi come Marco Minghetti, suo fidato amico oltre che per due volte presidente del Consiglio, lo storico Ferdinand Gregorovius, il filologo e antesignano dei giornalisti Ruggiero Bonghi, Emilio Broglio, politico e giornalista che affidò ad Alessandro Manzoni la Commissione che decise sulla lingua da adottare dopo l’unità d’Italia, il barone archeologo Giovanni Barracco, la cui collezione privata è oggi il Museo Barracco a Roma.
Margherita era stata educata alla musica, ascoltava e faceva musica: a Roma Giovanni Sgambati – che fonderà poi con il suo appoggio il Conservatorio di Santa Cecilia – le insegnava la musica come anche altri musicisti del tempo. Per sé e per i suoi ospiti fece allestire una Sala da Musica al Quirinale: qui suonava il suo quintetto di corte che dal 1893 si chiamò, per Regio Decreto, Quintetto della Corte di S. M. la Regina; amò soprattutto le opere di Beethoven e volle che fossero eseguite, in ordine cronologico, tutte le composizioni del genere detto musica da camera.
Tra le residenze che risultarono sempre care alla Regina, Monza, con la Villa Reale ed il suo Parco, fu uno dei luoghi prediletti, ove la coppia reale trascorreva tutti gli anni un periodo di riposo durante l’estate. Con la reggia monzese Margherita stabilì da subito un legame profondo. A Monza, nella residenza reale, fu realizzata dall’unione di due sale una splendida biblioteca in mogano. L’ambiente era uno dei più cari alla regina. In una lettera del 6 luglio 1882 la regina scrive: “Qui a Monza facciamo vita tranquilla, studio, vado molto in giardino, molto a cavallo. Seguito ad occuparmi di studi danteschi, che sono la mia passione nascosta, poi ho intrapreso Mommsen, che trovo bello e non così pesante quanto detto di essere”.
Margherita ricevette l’omaggio di più di duecento poesie celebrative da parte di numerosi poeti, tra cui ricordiamo Giuseppe Giacosa e soprattutto Giosuè Carducci, considerato allora il più grande poeta vivente, con cui avviò un’amicizia che si tradurrà nella celebre ode Alla regina d’Italia.
La Regina lasciò un’importante impronta anche nello stile di vita degli italiani, tanto che si affermò in quegli anni il gusto “margherita” nella moda (da cui “margheritismo”) od in riferimento al suo interesse per le questioni sociali, in particolare per il ruolo della donna e per l’alfabetizzazione, ed al suo amore per l’arte, la letteratura, l’archeologia, la musica che la impegnò in attività di mecenatismo. È il trionfo della bellezza femminile, che lo stile di Margherita incarna appieno nelle sue più articolate sfaccettature. Ancora oggi numerosi circoli letterari e teatrali portano il suo nome.
La prima regina d’Italia, nella vita privata, nella vita del paese, nelle lettere e nelle arti
Con la reggia monzese la regina Margherita di Savoia stabilì da subito un legame profondo. Insieme al re Umberto vi soggiornò sempre volentieri, ogni anno tra giugno e ottobre sino al 1900. Margherita rinnovò profondamente la vita della corte sabauda a Roma come a Monza, aprendola alla mondanità e alla cultura. Alla corte di Margherita in una specie di circolo o salotto intellettuale della regina, si ritrovarono filosofi, scrittori, uomini pubblici, come Terenzio Mariani della Rovere, già ministro con Pio IX e con Cavour, Ruggero Borghi, deputato della destra storica e ministro, Marco Minghetti, Presidente del Consiglio in due diversi periodi e tante tante altre celebrità del tempo. La giovane regina era un’apparizione di bellezza e gentilezza che esercitava un profondo fascino. Nel clima di rinnovamento culturale di una Roma non più papalina, fece in modo che al Quirinale, di giovedì, nei saloni creati per le udienze ecclesiastiche, si realizzassero riunioni artistico-letterarie a cui parteciparono gli esponenti più in vista della cultura romana e italiana: D’Annunzio, Fogazzaro, Pascoli e Carducci.
Margherita amava la cultura e si dilettò nella musica. Si circondò di poeti, intellettuali e artisti che trovarono in lei una fonte di ispirazione e un modello di grazia ed eleganza. Il circolo culturale di Margherita di Savoia era aperto alle menti illuminate senza riguardo al ceto. Per questo motivo fu molto apprezzata dai poeti e questa tendenza culturale, che oggi si potrebbe definire di sinistra, alimentò sicuramente l’immaginario collettivo e fece di lei uno dei personaggi più amati dopo l’unità d’Italia insieme a Garibaldi.
E così, dopo tanti anni, Monza dà vita, attraverso una miriade di incontri culturali, al salotto letterario così tanto amato dalla regina Margherita di Savoia, amica della poesia e delle arti.
(da www.reggiadimonza.it)
Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia
La Regina Margherita fu una figura importante dal punto di vista culturale e sociale nell’Italia unita. La prima Regina d’Italia, infatti, oltre ad avere una notevole influenza sulla gestione politica, grazie ad un notevole potere sulle scelte del marito, il re Umberto I, ebbe un grande fascino presso la popolazione, facendo sapiente uso delle proprie apparizioni pubbliche e trovando consenso sia presso gli intellettuali e le classi elevate, sia presso le classi più umili. Margherita, bella e vivace, ricevette fin da giovane un’educazione completa: oltre a nozioni di cultura generale, ebbe una formazione approfondita relativa alla storia, la letteratura italiana, il disegno, la musica, il ballo. Già da adolescente sviluppò un amore sincero per la poesia e per l’arte, scrivendo anche un poemetto d’argomento medievale illustrato di suo pugno. Le sue eccellenti qualità di comunicatrice le permisero di promuovere il suo coinvolgimento in attività promozionali delle arti, in numerose opere di beneficenza e filantropiche, e di organizzare numerose visite e cospicui lasciti ad ospedali, orfanotrofi e istituti vari, attività che le fecero guadagnare una notevole popolarità.
Non da ultimo, Margherita coltivò sin da bambina una passione per le bellezze della natura; sin dall’infanzia, infatti, non le mancò lo spazio dedicato ai giochi ed allo svago all’aperto nelle numerose dimore di famiglia immerse nel verde. Amò da sempre la montagna, che scelse come luogo di villeggiatura per le vacanze estive. Appassionata ed esperta alpinista, scalò, caso raro ai tempi per una donna, diverse vette alpine anche impegnative e presenziò a manovre militari degli Alpini. Per questo motivo le venne dedicato un rifugio alpino, la Capanna Margherita, costruito sulla vetta della Punta Gnifetti, una delle più elevate del Gruppo del Rosa, alla cui inaugurazione, avvenuta nel 1893, la regina partecipò di persona, percorrendo direttamente, con corteo di guide alpine e gentiluomini, il ghiacciaio sottostante e pernottando nella nuova struttura.
La Regina Margherita è passata alla storia come un personaggio caratterizzato da grande sensibilità culturale, anche per la promozione da parte sua di tanti salotti letterari. Anche presso la Villa di Monza, come in tutti gli altri luoghi di residenza dei regnanti, la Regina predispose un’agenda di attività mondane e culturali che regolarmente si svolgevano a corte. Ella infatti gestì un circolo culturale settimanale che le valse l’ammirazione di poeti e intellettuali e la collocò come tra le più illuminate dame dell’aristocrazia.
In tutte le residenze dei reali, da Napoli a Roma, da Monza a Bordighera, si indissero riunioni artistico-letterarie a cui parteciparono gli esponenti più in vista della cultura italiana: d’Annunzio, Fogazzaro, Manzoni, Pascoli e Carducci, per citare i letterati più famosi dell’epoca. Margherita amò la cultura e si dilettò nella musica, circondandosi di poeti, intellettuali e artisti che trovano in lei una fonte di ispirazione e un modello di grazia ed eleganza.
Margherita ricevette l’omaggio di più di duecento poesie celebrative da parte di numerosi poeti, tra cui ricordiamo Giuseppe Giacosa e soprattutto Giosuè Carducci, considerato allora il più grande poeta vivente, con cui avviò un’amicizia che si tradurrà nella celebre ode Alla regina d’Italia.
La Regina lasciò un’importante impronta anche nello stile di vita degli italiani, tanto che si affermò in quegli anni il gusto “margherita” nella moda (da cui “margheritismo”) od in riferimento al suo interesse per le questioni sociali, in particolare per il ruolo della donna e per l’alfabetizzazione, ed al suo amore per l’arte, la letteratura, l’archeologia, la musica che la impegnò in attività di mecenatismo. È il trionfo della bellezza femminile, che lo stile di Margherita incarna appieno nelle sue più articolate sfaccettature. Ancora oggi numerosi circoli letterari e teatrali portano il suo nome.
Alla Regina D’Italia
Onde venisti? Quali a noi secoli
sí mite e bella ti tramandarono?
fra i canti de’ sacri poeti
dove un giorno, o regina, ti vidi?
Ne le ardue ròcche, quando tingeasi
a i latin soli la fulva e cerula
Germania, e cozzavan nel verso
nuovo l’armi tra lampi d’amore?
Seguiano il cupo ritmo monotono
trascolorando le bionde vergini,
e al ciel co’ neri umidi occhi
impetravan mercé per la forza.
O ver ne i brevi dí che l’Italia
fu tutta un maggio, che tutto il popolo
era cavaliere? Il trionfo
d’Amor gía tra le case merlate
in su le piazze liete di candidi
marmi, di fiori, di sole; e ‘O nuvola
che in ombra d’amore trapassi,
l’Alighieri cantava – sorridi!’
Come la bianca stella di Venere
ne l’april novo surge da’ vertici
de l’alpi, ed il placido raggio
su le nevi dorate frangendo
ride a la sola capanna povera,
ride a le valli d’ubertà floride,
e a l’ombra de’ pioppi risveglia
li usignoli e i colloqui d’amore:
fulgida e bionda ne l’adamàntina
luce del serto tu passi, e il popolo
superbo di te si compiace
qual di figlia che vada a l’altare;
con un sorriso misto di lacrime
la verginetta ti guarda, e trepida
le braccia porgendo ti dice
come a suora maggior ‘Margherita!’
E a te volando la strofe alcaica,
nata ne’ fieri tumulti libera,
tre volte ti gira la chioma
con la penna che sa le tempeste:
e, Salve, dice cantando, o inclita
a cui le Grazie corona cinsero,
a cui sí soave favella
la pietà ne la voce gentile!
Salve, o tu buona, sin che i fantasimi
di Raffaello ne’ puri vesperi
trasvolin d’Italia e tra’ lauri
la canzon del Petrarca sospiri!
NASCE IL «PARCO LETTERARIO® REGINA MARGHERITA E IL PARCO VALLE LAMBRO», IL PRIMO IN ITALIA DEDICATO AD UNA MECENATE
Sabato 18 novembre giornata di inaugurazione con la firma della convenzione che sancirà il via della attività. In programma una serie di iniziative dove spicca il concerto del tenore Renato Cazzaniga, del soprano Cristina Di Mauro e dell’Orchestra Filarmonica dei Navigli diretta dal maestro Maurizio Tambara
MONZA, 09 Novembre 2017 – Il Parco Regionale della Valle del Lambro firmerà una convenzione con la “Società Dante Alighieri”, in collaborazione con “Paesaggio Culturale Italiano Srl” e con “La Casa della Poesia di Monza” che istituirà il “Parco Letterario® Regina Margherita e il Parco Valle Lambro”. Una manifestazione che ha ricevuto il patrocino di Regione Lombardia e del Comune di Monza. Con la collaborazione del “Consorzio Villa Reale e Parco di Monza” e il contributo della “Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza”, della “Nuova Villa Reale Monza Spa”, di “Bellavite Srl” e media partner il quotidiano “Il Giorno”.
I PARCHI LETTERARI – Nell’autunno 2016, la Casa della Poesia di Monza ha manifestato al Parco Valle Lambro l’idea di istituire un Parco Letterario®, ambientato territorialmente nel contesto del Parco Reale di Monza, da intitolare alla Regina Margherita, passata alla storia come un personaggio caratterizzato da grande sensibilità culturale, anche per la promozione da parte sua di tanti salotti letterari. Negli ultimi trent’anni sono stati istituiti, in Italia, 19 Parchi Letterari®. Si tratta di alcune parti di territorio caratterizzate da più combinazioni di elementi naturali e antropici che illustrano l’evoluzione delle comunità locali attraverso la letteratura. I Parchi letterari® rappresentano luoghi idonei a descrivere le sensazioni che hanno ispirato tanti autori per le loro opere e che intendono fare rivivere al visitatore, elaborando interventi che ricordano l’autore, la sua ispirazione e la sua creatività, attraverso la valorizzazione dell’ambiente, della storia e delle tradizioni di chi quel luogo abita. I Parchi letterari® nascono con l’intento di farne delle mete di turismo – culturale, sostenibile e responsabile – che rappresenti un’opportunità concreta di sviluppo per le comunità e le imprese locali, nell’ambito di una rete nazionale, funzionale ed efficiente.
INAUGURAZIONE – Diverse le iniziative culturali che sono state organizzate a corredo dell’importante giornata, per testimoniare le molteplici passioni culturali della Regina Margherita. Per l’occasione, il Parco Regionale della Valle del Lambro organizzerà un evento inaugurale in programma sabato 18 novembre alle ore 17,30. La firma della convenzione, che sancisce la nascita ufficiale del Parco Letterario dedicato alla Regina Margherita, si terrà presso il Salone da Ballo della Villa Reale di Monza. Dopo la firma è in programma un concerto per i 50 anni di carriera musicale del tenore di fama mondiale, Renato Cazzaniga e del soprano Cristina Di Mauro, accompagnato dai 30 elementi dell’Orchestra Filarmonica dei Navigli diretta dal maestro Maurizio Tambara.
EVENTI COLLATERARLI – Dalle ore 10 alle ore 16 il Parco della Villa Reale di Monza verrà pacificamente “invaso” da decine di artisti dei circoli pittorici lombardi, che prenderanno parte ad un’estemporanea di pittura. Nel foyer del Salone da Ballo sarà presentato il progetto di alternanza scuola-lavoro «Sulle orme degli artisti» che il Parco Valle Lambro ha realizzato con gli studenti del Liceo Artistico Statale «Amedeo Modigliani» di Giussano. Una mostra che introduce, attraverso un percorso guidato, il visitatore agli incantevoli panorami raccontati dai versi dei poeti, dalle acque del «Vago Eupilii» di Parini, al «Diario di viaggio» di Stendhal, ma anche dalle pennellate di importanti artisti come Andrea Appiani, pittore alla corte del viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais, o del celebre divisionista italiano Giuseppe Segantini, per arrivare al più moderno Aligi Sassu, amico di Picasso. Un filo rosso che attraverso gli occhi (e le orme) degli artisti del passato, vuole proporre la scoperta e prendere coscienza della bellezza che ancora oggi caratterizza il territorio tutelato dal Parco Regionale della Valle del Lambro.
«Grazie all’importante progetto portato avanti dal Parco Regionale della Valle del Lambro con la collaborazione della “Società Dante Alighieri”, “Paesaggio Culturale Italiano Srl” e “La Casa della Poesia di Monza”, è nato un unicum in Italia: un Parco Letterario® dedicato alla Regina Margherita nel Parco Valle Lambro. Una manifestazione dall’importante contenuto culturale che ha ricevuto il patrocino di Regione Lombardia e del Comune di Monza, grazie anche al “Consorzio Villa Reale e Parco di Monza” e al contributo di importanti sponsor quali la “Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza”, la ”Nuova Villa Reale Monza Spa”, “Bellavite Srl” e il media partner “Il Giorno”. Di Parchi letterari ne esistono solo 18 in tutta Europa. A Monza, nell’ambito tutelato del Parco Valle Lambro, vivrà un Parco letterario dedicato ad una mecenate. Non ad un singolo artista, ma ad una figura che ha saputo veicolare la cultura nelle sue molteplici forme. Una donna che se fosse vissuta ai giorni nostri sarebbe definita multitasking, dalle molteplici passioni e dei molteplici interessi culturali. La Regina Margherita, per prima, ha saputo fare tendenza: figura brillante, animatrice di circoli culturali, influenzando mode e stili di vita. Ancora prima che il Ventesimo secolo prendesse il via, aveva già capito come anticipare le mode, come creare una serie di eventi, abbracciando tutte le discipline, dalla musica, alla letteratura, fino alla pittura, passando per la poesia e la cultura» ha spiegato @Eleonora Frigerio, Presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro.
«L’apertura del Parco Letterario dedicato alla Regina Margherita a Monza è per la Rete dei Parchi motivo di grande orgoglio. Grazie al Parco della Valle del Lambro e alla Casa della Poesia di Monza insieme a Reggia di Monza è oggi possibile confermare l’idea di un patrimonio che va oltre la separazione tra natura e cultura e che soprattutto prevede la partecipazione consapevole delle popolazioni ad un processo di evoluzione della propria identità. Un processo che grazie alla sensibilità dei Comitati della Società Dante Alighieri nel mondo abbraccia oggi anche quelle seconde e terze generazioni di italiani che vivono lontano ma che sono consapevolezza e conoscenza delle memorie dei luoghi di origine delle loro famiglie» ha spiegato Stanislao de Marsanich, Presidente I Parchi Letterari®.
«Regione Lombardia in questi anni ha voluto promuovere il patrimonio storico e culturale della Brianza, investendo e valorizzando i gioielli del nostro territorio. In questa direzione il “Parco Letterario”, istituito dal Parco Valle Lambro, rappresenta un’iniziativa fondamentale per la promozione letteraria, artistica e culturale della Brianza. È motivo di orgoglio sapere che questo Parco Letterario sarà il primo in Europa dedicato ad una mecenate, la Regina Margherita, che ha saputo fare della cultura e della poesia uno stile di vita per la sua comunità. La Brianza infatti è una terra ricca di storia e tradizioni, che fanno parte del nostro passato ma che sono anche un volano indispensabile per il nostro futuro, per rendere la nostra terra sempre più attrattiva. Per questo Regione Lombardia è intervenuta con un sostegno concreto, investendo per il comparto Parco, Villa Reale e Autodromo 55 milioni di Euro, oltre ai 15 milioni per salvare il Gran Premio di Formula 1 a Monza» ha spiegato Fabrizio Sala, Vicepresidente di Regione Lombardia e Assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle Imprese.
«Un nuovo riconoscimento prestigioso alla nostra Regione, in campo culturale, che ci inorgoglisce e che arriva proprio nell’Anno della Cultura in Lombardia. Un riconoscimento che premia anche l’impegno profuso in questi anni dalla Regione nella valorizzazione della Villa Reale, della storia e dell’identità del territorio a cui essa appartiene» ha spiegato Cristina Cappellini, l’Assessore di Regione Lombardia alle Culture, Identità e Autonomie.
«La nostra città svela un nuovo volto di sé grazie alla costituzione del Parco Letterario dedicato alla Regina Margherita. Un volto inedito che ci consente di rileggere da una prospettiva originale alcuni degli spazi più famosi di Monza, quali fonti di ispirazione letteraria e artistica. L’omaggio alla sovrana illuminata e il progetto di valorizzazione anche letteraria della Reggia e del Parco rappresentano un contributo culturale significativo per la città e un volano turistico prestigioso per uno dei monumenti che è da sempre un simbolo di Monza, anche oltre confine» ha spiegato il Sindaco Dario Allevi, Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco.
«Nasce il Parco Letterario “Regina Margherita”. La figura di spicco della sovrana ritorna prepotentemente nella cronaca della storia di questi luoghi, da lei tanto amati. Numerosi gli artisti e letterati che parteciparono ai salotti letterari voluti dalla Regina presso le sale degli Appartamenti Reali e che condivisero con lei la passione per le Arti. L’importante riconoscimento culturale è stato reso possibile grazie all’iniziativa del Parco della Valle del Lambro con il supporto del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Il Parco della Reggia di Monza, secondo istituito in Lombardia, entra nel prestigioso circuito dei Parchi letterari assieme a quello dedicato alla figura di Alessandro Manzoni al Parco Adda Nord. Auspichiamo che questo importante momento possa dare l’avvio a numerose iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale che permea questi luoghi» ha spiegato Pietro Addis, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
«Il turismo culturale può promuovere l’economia di un territorio. La nascita del Parco letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro intende porre le basi per una crescita sostenibile del turismo culturale al fine di creare formazione e sviluppo economico a vantaggio soprattutto delle nuove generazioni chiamate come non mai ad assumere un ruolo fondamentale in questa nuova sfida. Il patrimonio artistico e la ricchezza culturale del nostro territorio possono costituire le premesse per questo importante rilancio, punto essenziale per un nuovo sviluppo, mettendo in rilievo il valore dell’attività culturale e il suo specifico apporto alla coesione sociale, all’identità regionale e allo sviluppo della collettività nel contesto urbano. Con queste premesse, il Parco Letterario Regina Margherita e Parco Valle Lambro si attiverà per promuovere un processo di valorizzazione e risanamento dei centri storici delle nostre città, valorizzandone la loro storia e l’ambiente» ha spiegato Antonetta Carrabs, Presidente La Casa della Poesia di Monza.
«Sono estremamente onorato di essere parte di una così importante manifestazione culturale che riguarda la mia città, Monza. Ho sposato immediatamente questo progetto che vede al centro la Reggia di Monza, il suo Parco e le bellezze che la caratterizzano. Molto prestigioso è anche il fatto di potersi esibire e cantare proprio all’interno della Villa Reale di Monza. La giornata del 18 novembre vuole porre la prima pietra di questo importante evento: un onore e soprattutto un piacere rendere omaggio ad un personaggio come la Regina Margherita, che ha segnato culturalmente la storia del nostro Paese. Il mio modo per onorarla è il canto, la mia arte» ha spiegato Renato Cazzaniga, il tenore di fama mondiale che vanta 50 anni di carriera nei più importanti e prestigiosi teatri lirici del mondo.
Importante patrocinio ricevuto
Il Vicario
Villa Guidino, lì 13 novembre 2017
Gent.ma Presidente Avv. Eleonora Frigerio
La ringraziamo per l’invito e Le confermo che sarò Onorato di essere presente all’inaugurazione del Parco Letterario intitolato alla “Regina Margherita”. (una menzione speciale e con il mio ringraziamento al Confratello Cav. Alberto Uva che ci ha segnalato la Vostra bellissima decisione di intitolazione alla Sovrana)
Vi confermo il Patrocinio del Vicariato della Città di Monza e della Provincia di Monza e Brianza e l’utilizzo del nostro stemma per le finalità comunicative inerenti al Parco Letterario su scritto.
Ho provveduto a comunicare il Vostro Lodevole compimento di questo progetto, a S.A.R. Vittorio Emanuele di Savoia Principe di Napoli Capo della Casa Reale e Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia.
S:A.R. ha particolarmente gradito questa bellissima notizia è ha scritto un Messaggio di Augurio che Vi sarà letto in occasione dell’inaugurazione che si terrà il giorno 18 novembre.
Disponibili anche in futuro a collaborazioni in campo culturale e a sostenere Le vs. future iniziative, porgo i miei più Cordiali saluti.
Cav. Uff. Luigi Mastroianni
Cav. Uff. Luigi Mastroianni
Vicario per la Città di Monza e della Provincia di Monza e Brianza
Degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia
Villa Guidino
Via Guidino 1/b
20842 Valle Guidino – Besana in Brianza (MB)
monzabrianza@lordinidinasticicasasavoia.it