
Mirabello Cultura 2023
Sabato 25 marzo ore 18.00
Villa Reale di Monza – Viale Brianza 1
Primo Piano Nobile Sala degli Specchi
FABIO PUSTERLA
presenta Tremalume (Marcos y Marcos)
in dialogo con Elisabetta Motta saggista
Intervengono: Luciano Ragozzino editore
Giorgio Formenti fotografo
Ingresso libero con prenotazione: pro.monza@tiscali.it
e segreteria@lacasadellapoesiadimonza.it
Durante l’incontro verrà presentata l’ultima raccolta poetica di Fabio Pusterla Tremalume, edita da Marcos y Marcos nel 2022.
«Tremalume è una parola che ho inventato io» racconta Fabio Pusterla. «È apparsa sulle pagine mentre provavo a scrivere una poesia un po’ strana, e mi è balzata agli occhi come il titolo migliore per il mio nuovo libro. Tremalume: un neologismo in cui il tremore, la minaccia e la preoccupazione non eliminano affatto la piccola sopravvivenza di un lume, di una minima luce a cui affidarsi».
Un cammino paziente, ostinato, nella regione del disastro, del degrado, tra i mostri della notte sui sentieri, nella luce migrante ; il cammino di chi non ha scelto, ma non ha rinunciato, complice un silenzio che nel frastuono dei sobborghi «vive ai margini e si cela». Lo sguardo è a larghissima gittata», abbraccia «pochi vivi e molti morti», l’ultima aborigene della Tasmania, i machachi creati in un laboratorio dell’ Oregon.
A quattro anni di distanza dall’ultimo libro, Cenere o terra, in questi nuovi versi, sempre più limpidi, la denuncia, il dolore pubblico e privato lasciano affiorare la forza di un senso che resta, una speranza intima e sommessa capace di proiettarsi nel cosmo, nei millenni, nutrendosi di memoria e vastità. (Dal risvolto di copertina).
Nel corso dell’incontro, in cui l’autore dialogherà con Elisabetta Motta, verranno presentate anche alcune plaquette d’arte edite da Il Ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino nel 2021, raggruppate con un unico titolo SEGNI DI PASSAGGIO e contenenti tre diversi testi poetici di Pusterla: Nell’afa, Ultimi prati, Hohokam. Ogni plaquette contiene anche una nota critica di Elisabetta Motta e un’acquaforte di Luciano Ragozzino. Le edizioni sono state composte e stampate a mano con caratteri Magister su carta Amatruda di Amalfi con i torchi dell’ex gelateria di via Guinizelli 14 in 50 esemplari firmati e numerati.
Le tre plaquette d’arte SEGNI DI PASSAGGIO, Il ragazzo innocuo, 2021.
Nel corso dell’incontro verrà esposto un trittico fotografico di Giorgio Formenti, realizzato per accompagnare il testo Hohokam di Pusterla. Di seguito uno degli scatti realizzati nel cimitero monumentale di Milano e il testo poetico di Fabio Pusterla
HOHOKAM
Those who vanished
hanno lasciato tracce
di non si sa più cosa
come uno zampettio su sabbie fragili:
muri crepati, altane
ora deserte, piste.
La loro assenza angelica
ci turba e ci consola
quando il cielo è più basso
e vaste nere nuvole
ci schiacciano. A volte sopra un sasso
o nel fumo di un antro
un segno parla di noi senza farsi capire.
Dice che c’è qualcosa di più grande
un modo di sentire.
Che il tempo ha uno spessore
e non procede come freccia impavida
che ignora il suo finire.
Se il tempo è come un’onda
come una macchia d’olio nello spazio
se la sua curva porta in direzioni
vaghissime e possibili
forse potremo svanire anche noi
per ritornare segni di passaggio.
Scatto di Giorgio Formenti
FABIO PUSTERLA
Nato a Mendriso nel 1957, vive ad Albogasio. Docente di lettere presso l’università di Lugano, poeta, saggista e traduttore ha pubblicato le raccolte poetiche: Concessione all’inverno, Casagrande (1985), con Marcos Y Marcos: Bocksten (1989), Le cose senza storia (1994), Pietra sangue (1999), Folla sommersa (2004), Corpo stellare (2010), Argéman (2014), Cenere, o terra (2018), Tremalume ( ), Da qualche parte nello spazio. Poesie2011-2021, Le Lettere, 2022. Nel 2009 ha pubblicato il volume antologico Le terre emerse. Poesie1985-2008, Einaudi (2009). In ambito saggistico ha pubblicato Il nervo di Arnold e altre letture, Marcos Y Marcos (2007), Colori in fuga (con Elisabetta Motta), La Vita Felice (2011). Ha raccontato la sua esperienza di insegnante in Una goccia di splendore, Casagrande (2008) e ha pubblicato un volume di prose Quando Chiasso era Irlanda, Casagrande (2012) e Una luce che non si spegne. Luoghi, maestri e compagni di via, Casagrande (2018). Come traduttore si è occupato principalmente di Philippe Jaccottet, traducendone numerose opere poetiche e in prosa. È del 2015 il volume Il nido dell’anemone. Riflessioni sulla poesia di Philippe Jaccottet, edizioni d’if.
Elisabetta Motta con Fabio Pusterla
ELISABETTA MOTTA
È nata nel 1966 a Seregno, dove vive. Docente di Lettere presso il Liceo Modigliani di Giussano, saggista, organizzatrice di eventi culturali. Collabora con La Casa della Poesia di Monza in qualità di Vice Presidente. E’ autrice di numerosi saggi sulla poesia contemporanea: : Immagini religiose nella poesia di Eugenio Montale, Quaderni balleriniani, IV, 1996, Seregno, La cosa inaudita. Un itinerario poetico e religioso negli scritti di Davide Rondoni, Subway (2014), La poesia e il mistero. Dodici dialoghi, La Vita Felice (2016), Degli animali.Viaggio nel bestiario di Giampiero Neri, Cartacanta (2018), Mostri e prodigi (2021) Le voci della rosa (2022). Con Fabio Pusterla ha scritto un libro a quattro mani dal titolo “Colori in fuga” (La vita felice) ed è curatrice di alcuni suoi libri d’arte editi da Il ragazzo innocuo: Il dicco e Segni di passaggio e per la Lithos di Como “Stella d’ Aquilegia”. Il suo sito è www.elisabettamotta.it
LUCIANO RAGOZZINO
Nato a Milano, nel 1950, dove vive.
Dopo la laurea in Biologia ha conseguito il diploma alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera. Dopo aver frequentato il Civico Corso di Arti incisorie, ha collaborato con vari editori d’arte, illustrandone i testi con le incisioni, per le quali utilizza principalmente la tecnica dell’acquaforte. Nell’ambito dell’ex libris ha vinto il primo premio in due concorsi internazionali e a Milano il premio delle Arti e della Cultura per il settore della grafica (2005). Alcuni suoi ex libris sono stati raccolti nel volume edito da La Vita Felice nel 2012, a cura di Nicola Dal Falco. Nel 2013 ha pubblicato Veni, vidi, mici, La Vita Felice. Per la casa editrice Pendragon ha pubblicato con Alberto Casiraghy Le emozioni delle mosche. Aforismi incisi (2016) e Illusioni indispensabili. Aforismi incisi (2019). Dal 2004 pubblica in proprio le edizioni d’arte de Il ragazzo innocuo (anagramma del suo nome) in tiratura limitata, stampando con torchio a mano nel suo laboratorio di via Guinzelli 14, in Milano. I suoi libri d’arte e le sue incisioni sono stati esposti in numerose mostre personali e collettive. Il suo sito è www.ilragazzoinnocuo.it
Giorgio Formenti nato a Seregno, nel ‘65, dove vive. Inizia fin da giovanissimo ad interessarsi alla fotografia, realizzando i primi scatti con la Kodak Retina S1. Ha seguito diversi corsi di fotografia e nel corso degli anni è diventato socio di diversi circoli fotografici. Attualmento lo è del gruppo Fotografico San Paolo di Rho. È principalmente attratto dalla fotografia naturalistica e di paesaggio senza escludere però, a priori, ogni forma di sperimentazione sia sotto il profilo tecnico che dal punto di vista dei generi fotografici. Ha partecipato a numerosi concorsi fotografici nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti. Le sue fotografie hanno fatto parte di mostre collettive e di gruppo. Una sua fotografia dopo la vincita di un concorso, è stata selezionata per far parte del patrimonio fotografico dell’Unesco. Con il progetto “Takeover” è stato selezionato per far parte della Mostra Nazionale relativa al Progetto Nazionale FIAF “Ambiente Clima Futuro” e ha fatto parte della relativa esposizione presso il Centro Italiano di Cultura Fotografica di Bibbiena (Ar). Fotografa da sempre con Canon. Il suo sito è: https://www.giorgioformenti.it/www.giorgioformenti.it