Nell’imminenza dell’annuncio della VII edizione del Premio Letterario Internazionale «Isabella Morra il mio mal superbo», dedicata a Goliarda Sapienza (della quale ricorre il ventennale della morte), siamo lieti di condividere l’interessante articolo a firma di Pietro Spataro pubblicato su Il Corriere della Sera (Cultura) del 16.9.16 dal titolo «Il volo spezzato di Isabella Morra. Poesia e libertà nel ’500 lucano»

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Il tema della prossima edizione del Premio sarà: Il dubbio e la solitudine
Isabella Morra e Goliarda Sapienza, voci di donne accomunate da una realtà ostile; entrambe hanno assegnato alla poesia la valenza dichiarativa del riscatto che le perpetua nel tempo. Analoga per le due poetesse, pur se in periodi diversi, è la provenienza: Il Sud Italia, una Lucania ubertosa, ma sassosa al tempo stesso, per Isabella e una Sicilia colma di colori per Goliarda, dove il mare è stato il compagno più fedele mentre scriveva in solitudine, un altro elemento fondamentale che hanno in comune le due donne, una emarginazione coatta dal mondo esterno che le ha private della libertà (vere e proprie recluse) e l’allontanamento da una società rifiutata che Isabella ha subìto e Goliarda ha scelto. Nelle loro poesie troviamo storie di vita reale, intrise di dubbi esistenziali, con le gioie e i tanti dolori; narrazioni di delusione e rabbia, anche rancore a volte nei confronti dei padri, ma poi recuperato in un atto di perdono.

Goliarda Sapienza nasce a Catania il 10 maggio 1924. I suoi genitori – la nota sindacalista lombarda Maria Giudice (1880-1953) e Giuseppe Sapienza (1880-1949), un avvocato socialista – si conoscono quando sono entrambi vedovi e quarantenni, con tre figli l’uno e sette l’altra. Nel 1943 Goliarda si trasferisce con la madre a Roma, dove frequenta la Regia Accademia d’Arte Drammatica, allora diretta da Silvio D’Amico.
Muore il 30 agosto del 1996, scrittrice senza fama, ex attrice del Neorealismo italiano. Ma è oggi riconosciuta tra le maggiori autrici letterarie italiane del Novecento. Tra le sue opere: Lettera aperta, Il filo di mezzogiorno, La certezza del dubbio, L’arte della gioia, Destino coatto, Il vizio di parlare a me stessa, Appuntamento a Postano, Ancestrale che raccoglie tutte le poesie, Tre pièces e soggetti cinematografici. Altri due volumi trattano la sua opera: Voce di donna, voce di Goliarda Sapienza di A. Toscano, F. Michieli, A. Trevisan; Goliarda Sapienza: una voce intertestuale (1996-2016) di A. Trevisan.