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Amori Sbarrati
7 Ottobre 2016
ore 18.00
Sala conferenze adiacente al Teatrino della Villa Reale di Monza
Incontro con l’editore d’arte Lucio Passerini della Casa editrice Il Buon Tempo
Interviene Hans Tuzzi
coordina Elisabetta Motta
Nel corso dell’incontro verrà presentato il reportage videofotografico di Davide Ferrari e Alessia Bottaccio sull’attività di Lucio Passerini, facente parte di Ante Litteram, un progetto volto a valorizzare i piccoli editori d’arte
Saranno in esposizione alcune copie delle edizioni d’arte
Le Edizioni del Buon Tempo: un gioco serio e leggero
Articolo di Elisabetta Motta
L’incontro dedicato alle edizioni d’arte Il buon Tempo di Lucio Passerini è il secondo dei tre programmati nell’ambito della Rassegna Mirabello Cultura (2015, 2016, 2017), incontri volti a valorizzare la piccola editoria d’arte.
Nella prima edizione (2015), sono state presentate le edizioni d’arte del Ragazzo innocuo di Luciano Ragozzino e del Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy.
Nell’incontro del 7 ottobre 2016 , sempre da me coordinato, sarà invece un bibliofilo di fama internazionale, Hans Tuzzi, a presentare le edizioni del Buon Tempo e a parlarci del libro d’arte e del collezionismo librario, in dialogo con l’editore Lucio Passerini. Attraverso un breve video girato dal regista Davide Ferrari e le fotografie di Alessia Bottaccio scattate in studio, si cercherà di mettere in luce i caratteri peculiari della sua attività e il segno distintivo delle edizioni il buon Tempo. L’intento è quello di rendere più visibili e valorizzare queste esperienze di microedioria che nascono da una attività ancora totalmente manuale, sia per l’uso dei caratteri mobili (sono infatti tutti libri stampati con caratteri mobili e torchio a mano, tipografico e calcografico) sia per l’uso della carta, la legatura, la cucitura, attività che, con l’avvento delle stampatrici automatiche prima e con il computer poi, ha rischiato di estinguersi totalmente. Se si escludono infatti le edizioni Tallone, che vantano una tradizione consolidata negli anni, e quelle di Alberto Casiraghy del Pulcinoelefante, certamente il più noto fra i piccoli editori d’arte, si può dire che le altre restano esperienze di nicchia, sconosciute ai più, e che sono visibili in alcuni casi solo sul web attraverso i loro siti.
Lucio Passerini stampa i suoi lavori con un torchio che proviene dalla Tipoteca italiana di Cornuda (in provincia di Treviso), che glielo ha ceduto in comodato d’uso e che collabora attivamente con lui alla realizzazione di libri, spesso di grande formato. Hanno la stessa provenienza i bellissimi caratteri italiani in legno del Novecento, che utilizza per la stampa dei suoi manifesti o per i titoli dei suoi libri che trovano posto nelle cassettiere situate nelle due stanze. Nel laboratorio trova posto anche un torchio calcografico che utilizza per la stampa delle incisioni, in modo da realizzare in piena autonomia le sue edizioni d’arte. Può vantare una attività che ormai si è ormai consolidata nel corso degli anni. Nato a Novara nel 1954, si è trasferito a Milano dal 1971 e proprio qui dal 1974 ha cominciato ad interessarsi all’incisione, frequentando alcuni laboratori privati e realizzando soprattutto acqueforti. Nel 1979 si è laureato in Storia dell’arte e dal 1982 ha cominciato a svolgere la sua attività tipografica progettando e realizzando le edizioni de Il Buon Tempo. A questa attività ha sempre affiancata quella di insegnante di grafica e design tipografico, una vera e propria vocazione che porta avanti ancora oggi con grande passione. Alcuni suoi allievi sono diventati artisti che collaborano con lui e fra questi non mancano neppure due piccoli editori di libri d’arte, Luciano Ragozzino, editore milanese de Il ragazzo innocuo e Gaetano Bevilacqua, editore salernitano delle Edizioni dell’Ombra. Dal 1986 ha cominciato ad intensificare l’interesse verso la xilografia e la linoleografia e a partecipare a mostre internazionali di grafica, ottenendo premi e riconoscimenti. Nel 1991 ha pubblicato presso la casa editrice il Castello di Milano il manuale Xilografa, i materiali, le tecniche, la storia della stampa a rilievo.
Le edizioni de il Buon Tempo sono articolate in 4 collane:
- UNA POESIA : Libretti composti da una poesia e una incisione formato cm 16x 15, 5 tiratura 66 esemplari su carta Hahnemϋhle
- CODICILLI : Libretti costituiti da un foglio piegato tre volte cucito a una copertina in cartoncino. Formato cm 16x 14 con tiratura 50 esemplari su carta Hahnemϋhle
- ALBUM : Edizioni di formato, tiratura e numero di fogli vario
- LXEDP : Libri xilografici esenti da parole.
Andandolo a trovare nel suo laboratorio milanese, si può scoprire che Lucio non è solo incisore, stampatore, editore, ma anche scultore. All’entrata, due sculture lignee fatte di cunei infilzati l’uno sopra l’altro accolgono il visitatore in questo piccolo regno della stampa. Un omaggio al libro, certo ma anche al Buon Tempo utilizzato al meglio per realizzare questi splendidi progetti artistici.
Alle pareti trovano posto numerose sculture lignee che in relazione con i caratteri della sua produzione xilografica testimoniano l’amore per questo materiale, nel rispetto della cromia naturale o talvolta annerito. Le forme generalmente si caratterizzano per il rigore geometrico, scardinato da un elemento che conferisce ritmo e dinamicità, con volumi regolari ma mai rigidi.
Le foto presenti nell’articolo sono di Alessia Bottaccio e sono state scattate nello studio di Lucio Passerini
Per ulteriori informazioni sulla Casa editrice il Buon Tempo.
Hans Tuzzi, pseudonimo di Adriano Bon, è uno scrittore, saggista e bibliofilo di fama internazionale. Consulente editoriale e docente universitario al master in editoria cartacea e multimediale all’Università di Bologna ha scritto romanzi, saggi di letteratura e una serie di romanzi gialli con protagonista il commissario Norberto Melis e una serie di gialli storici con protagonista Neron Vukcic. Ha collaborato all’inserto culturale de Il Sole24Ore e al Corriere della Sera, pubblica sulla rivista Paragone. Ha pubblicato numerosi saggi di bibliofilia: Collezionare libri antichi, rari, di pregio (prefazione di Alessandro Olschki), Milano, Bonnard, 2000; Gli strumenti del bibliofilo. Variazioni su come leggere cataloghi e bibliografie, Milano, Bonnard, 2000; Libro antico libro moderno. Per una storia comparata, Milano, Bonnard ; ,Gli occhi di Rubino. Di cani, di libri, di cani nei libri, Milano, Bonnard; Bestiario bibliofilo. Imprese di animali nelle marche tipografiche dal XV al XVIII secolo (e altro), Milano, Bonnard, 2009.
Davide Ferrari è nato a Pavia nel 1983 e abita a Verrua Po.
Poeta, regista, attore, ha pubblicato le raccolte poetiche: La cenere dei Bordi, Subway Edizioni (2013), il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo, Subway Edizioni (2014), Dei pensieri la condensa, Manni, 2015. Si occupa di teatro, scrittura creativa, poesia e formazione presso enti privati e pubblici. Conduce laboratori di teatro e scrittura creativa con i detenuti della Casa Circondariale di Pavia e di Voghera dove dirige la compagnia Maliminori composta da attori detenuti (compagnia maliminori). È docente di scrittura creativa presso IED (Istituto Europeo di Design di Milano). Lavora con il drammaturgo Edoardo Erba nell’agenzia APTA (Agenzia Per la Traduzione d’Autore).
Alessia Bottaccio lavora nel campo della comunicazione visiva collaborando con enti e associazioni all’ideazione e realizzazione di progetti integrati di comunicazione in ambito culturale. L’uso del linguaggio fotografico e visivo è finalizzato principalmente alla realizzazioni di progetti di inclusione sociale e cittadinanza attiva con particolare attenzione al tema della geografia emozionale e delle eredità immateriali. Tra i lavori più significativi citiamo le installazioni multimediali “Suoni riflessi” e “Ero contadino ora combatto”, la mostra “Il paesaggio rappresentato”, le ricerche etnografiche “Il paesaggio dei gesti”, “Salixaction” e “Il frutto della memoria”, e la pubblicazione “L’Oltrepò tra la luna e l’Europa”. Dal 2005 al 2015 ha gestito la comunicazione del Teatro Sociale di Stradella e dal 2011 ha seguito il progetto dell’Infopoint di Stradella. Tra le più recenti collaborazioni ricordiamo quella con il progetto Maliminori curato dal regista e scrittore Davide Ferrari, per il quale si occupa della documentazione fotografica dei laboratori teatrali e del sito web. Parallelamente porta avanti progetti personali di fotografia tra cui citiamo “Pinholemen”, il collettivo di fotografi fondato in occasione del workshop di fotografia stenopeica condotto con i detenuti AS della Casa circondariale di Voghera.
www.radialthinking.it