Mirabello Cultura | Il Salotto Letterario della Regina Margherita
Elisabetta Motta
La poesia e il mistero
Dodici dialoghi
Illustrazioni di Luciano Ragozzino
(La Vita Felice 2016)
28 ottobre 2016 – ore 18.00
Piano Nobile Villa Reale di Monza
l’autrice Elisabetta Motta
l’illustratore Luciano Ragozzino
i poeti Alberto Nessi, Davide Ferrari e Giancarlo Pontiggia
Introduce Antonetta Carrabbs
Guarda le foto dell’evento:
Il libro di Elisabetta Motta La poesia e il mistero (La Vita Felice 2016) ha come obiettivo quello di sollevare un dibattito sul senso e sul valore del fare poesia oggi, nell’epoca cosiddetta del postmoderno. Non è rivolto in modo particolare ai critici o agli addetti ai lavori ma a tutti coloro che in qualche modo si affidano alla parola. Anche quando si affrontano i temi più alti e specifici del linguaggio poetico siamo sempre in presenza di un discorso chiaro, comprensibile e profondo insieme, che non scoraggia la lettura.
Qual è il compito che affidiamo alla parola poetica? Quello di custodire, dare rilievo, dare credito al reale? Quello di rappresentare il sacro o solo delimitarne lo spazio? Che relazione intercorre fra la poesia e il mistero? Sono questi alcuni interrogativi a cui occorre dare una risposta, consapevoli che il problema non è solo una questione retorica, politica, sociale, ma anche ontologica e metafisica. L’autrice, che ha rivolto fin dagli studi universitari uno specifico interesse verso gli aspetti più spirituali e religiosi degli autori, ha intrapreso così un viaggio di conoscenza verso quel nucleo di mistero che sta al fondo della parola poetica e che costituisce il “nocciolo duro” del reale. E lo ha fatto in compagnia di dodici poeti, ai quali ha rivolto numerosi interrogativi suscitati dalla lettura di alcuni loro componimenti, da lei stessa selezionati, che vengono riportati insieme alle interviste.
(Le foto del libro sono di Enrico Porro)
I poeti presenti nel volume sono gli italiani Giampiero Neri, Davide Rondoni, Massimo Morasso, Antonella Anedda, Donatella Bisutti, Davide Ferrari, Giancarlo Pontiggia e Corrado Bagnoli; gli svizzeri di lingua italiana Giorgio Orelli, Fabio Pusterla, Alberto Nessi, Pietro De Marchi. Il libro dunque assume una forma ibrida a metà fra l’antologia e il libro-intervista. Ha scritto nell’introduzione «Aver chiamato a testimoniare i poeti non vuol dire attribuire loro una speciale veggenza, come fossero dei sacerdoti dotati di poteri paranormali, superiori alle altre persone. Significa piuttosto riconoscere ai poeti la loro superiore capacità di ascolto, di percezione e visione degli innumerevoli modi, segni e forme con cui il mistero si manifesta e il saper dargli rilievo attraverso la parola».
Il mistero è infatti è un elemento così importante che non c’ è vero poeta che non ne abbia scritto e parlato. E così nell’introduzione vengono ricordati molti grandi nomi della poesia italiana moderna contemporanea, da Ungaretti a Montale a Luzi, dai premi nobel Heaney a Transtromer a Walcot che ci hanno lasciati importanti testimonianze su questo tema.
E in relazione ai dodici poeti intervistati, nell’ introduzione Elisabetta Motta ha dichiarato: «Ogni poeta ha messo a fuoco un aspetto particolare: chi si è soffermato sul trinomio nascita-vita- morte, chi sull’amore, chi sul male come elemento oscuro del mistero, chi sulla sua leggerezza, chi sul Mistero dell’incarnazione di Cristo, chi sull’origine misteriosa e sacrale della parola, chi sul rapporto poesia-scienza di fronte al mistero dell’universo … Più cercavo di approfondire, mettendo a fuoco domande sempre più circoscritte e penetranti sul mistero, più questo si infittiva, lasciando trapelare nuove aperture e nuovi aspetti da esplorare, in un processo infinito. Assieme alla consapevolezza che il mistero è insondabile e inesauribile, ho tuttavia maturato anche la certezza che, come scriveva Einstein, il mistero è il seme di ogni arte, di ogni vera scienza».
Note sui relatori
ELISABETTA MOTTA è nata a Seregno nel 1966. Si è laureata in lettere moderne presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi su Eugenio Montale. Attualmente insegna lettere presso il liceo artistico Fausto Melotti di Cantù. È Vicepresidente della Casa della poesia di Monza e direttrice artistica della rassegna letteraria Mirabello Cultura per il 2016 e il 2017.
Ha pubblicato recensioni, interviste e saggi su poeti contemporanei in varie riviste e in volume:
Immagini religiose nella poesia di Eugenio Montale, Quaderni Balleriniani, IV, 1996, Seregno; Colori in fuga (con Fabio Pusterla), La Vita Felice, 2011, Milano; La cosa inaudita. Un itinerario poetico e religioso negli scritti di Davide Rondoni, subway, 2014. La poesia e il mistero. Dodici dialoghi. La Vita felice. 2016.
Ha curato numerosi libri d’arte e collabora come consulente editoriale e critica alle edizioni d’arte “Il ragazzo innocuo” di Luciano Ragozzino. www.ilragazzoinnocuo.it
LUCIANO RAGOZZINO è nato a Milano, dove vive. Dopo la laurea in Biologia ha conseguito il diploma alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera, specializzandosi nella tecnica dell’acquerello. Dopo ave r frequentato il Civico Corso di Arti Incisorie, ha collaborato con vari editori d’arte, illustrandone i testi con le incisioni, per le quali utilizza principalmente la tecnica dell’acquaforte. Nell’ambito dell’ ex libris ha vinto il primo premio in due concorsi internazionali e a Milano il premio delle Arti e della Cultura per il settore della grafica (20005). Alcuni suoi ex libris sono stati raccolti nel volume edito da La Vita Felice nel 2012 , a cura di Nicola Del Falco. Nel 2013 ha pubblicato Veni, vidi, mici, La vita Felice. Da più di dieci anni pubblica in proprio le edizioni de “Il ragazzo innocuo” (anagramma del suo nome) in tiratura limitata, stampando con torchio a mano nel suo laboratorio di via Guinizelli 14, in Milano. I suoi libri d’arte e le sue incisioni sono stati esposti in numerose mostre personali e collettive. www.ilragazzoinnocuo.it
GIANCARLO PONTIGGIA è nato a Seregno nel 1952 e vive a Milano. Ha pubblicato due raccolte poetiche: Con parole remote, Guanda (1998); Bosco del tempo, Guanda (2005), un testo teatrale: Stazioni, Nuove Edizioni Magenta (2010) e in ambito saggistico tre volumi: Esercizi di resistenza e di passione, Medusa (2002); Selve letterarie, Moretti & Vitali (2006); Lo stadio di Nemea, Moretti & Vitali (2013). È del 2014 una raccolta di interviste, Undici dialoghi sulla poesia, edita da La Vita Felice. Traduce dal francese (Sade, Céline, Mallarmé, Valéry, Supervielle, Bonnefoy) e dalle lingue classiche (Pindaro, Sallustio, Rutilio Namaziano, Disticha Catonis). L’intera produzione poetica è stata pubblicata recentemente (2015) per l’editore Interlinea con il titolo Origini.
ALBERTO NESSI è nato a Mendrisio nel 1940, vive a Bruzella. Poeta e narratore ha pubblicato i seguenti volumi di poesie: I giorni feriali, Pantarei (1969), Ai margini, Collana di Lugano (1975) e per le edizioni Casagrande: Rasoterra, (1983), Il colore della malva (1992), Blu cobalto con cenere, (2000) e la raccolta antologica Ladro di minuzie (2010). In prosa ha pubblicato Terra matta, Dadò (1984) e per le edizioni Casagrande: Fiori d’ombra (1997), Milò (2014) e i romanzi Tutti discendono (1989), La lirica (1998), La prossima settimana, forse (2008). Ha curato l’antologia di testi della svizzera italiana Rabbia di vento, Casagrande (1986).
DAVIDE FERRARI è nato a Pavia nel 1983 e abita a Verrua Po.
Poeta, regista, attore, ha pubblicato le raccolte poetiche: La cenere dei Bordi, Subway Edizioni (2013), il poemetto Eppure c’è una meta per quel fiato di universo, Subway Edizioni (2014) , Dei pensieri la condensa, Manni, 2015. Si occupa di teatro, scrittura creativa, poesia e formazione presso enti privati e pubblici. Conduce laboratori di teatro e scrittura creativa con i detenuti della Casa Circondariale di Pavia e di Voghera dove dirige la compagnia Maliminori composta da attori detenuti (compagnia maliminori). È docente di scrittura creativa presso IED (Istituto Europeo di Design di Milano). Lavora con il drammaturgo Edoardo Erba nell’agenzia APTA (Agenzia Per la Traduzione d’Autore).