La Rivoluzione delle Sibille
Foyer Teatro Manzoni dal 4 al 31 marzo 2022
Le curatrici Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari
LA RIVOLUZIONE DELLE SIBILLE
Foyer del Teatro Manzoni di Monza
a cura di Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari
Mostra: dal 4 al 31 marzo 2022
prenotazione obbligatoria Promonza: iatmonza@gmail.com
orari: mercoledì 16,00 – 18,00; venerdì e sabato 10,00 – 12,00
La Casa della Poesia di Monza, in sinergia con l’associazione Zeroconfini onlus, promotrice dell’iniziativa, il Comune di Monza – Assessorato Pari Opportunità e la sezione Fidapa BPW ITALY Sezione Modoetia Corona Ferrea ha collaborato alla realizzazione della mostra LA RIVOLUZIONE DELLE SIBILLE a cura di Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari, con il contributo di Francesca Ripamonti. Il titolo della mostra prende il nome dell’antologia LA RIVOLUZIONE DELLE SIBILLE. L’eredità espressiva ed esistenziale delle donne (Nemapress edizioni) di Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari. “Un’antologia di grande impegno letterario e civile” così l’ha definita Donatella Bisutti, poeta, giornalista, critica letteraria.
“Ringrazio l’assessore Martina Sassoli per aver accolto con interesse questa iniziativa tutta al femminile che apre l’intensa e ricca programmazione Monza Pink Network dedicata alle donne. Ringrazio il sindaco Dario Allevi per l’attenzione, l’affetto e la vicinanza che ha sempre manifestato per le associazioni culturali monzesi. In Europa si continua a censurare la cultura russa. Che senso ha prendersela con Dostoevski, con un direttore d’orchestra russo, con un soprano russo? Monza non censura la CULTURA perché “gli Artisti, l’Arte è tutto ciò di umano che ci resta.” Sono ben 5 le donne russe della mostra: le poetesse ELENA ANDREEVNA ŠVARC, ANNA ANDREEVNA ACHMATOVA, MARINA IVANOVNA CVETAEVA, la rivoluzionaria ANNA KULISCIOFF esponente della corrente riformista del Partito socialista, compagna di Filippo Turati, che militò nel movimento per l’emancipazione delle donne e la giornalista ANNA POLITKOVSKAJA molto conosciuta per il suo impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sua opposizione al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Le donne di questa mostra hanno tracciato un segno con la loro esperienza intellettuale e personale, una rivoluzione nei rapporti sociali e a difesa dei diritti umani.”
La Presidente
Antonetta Carrabs
L’associazione Zeroconfini onlus, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Monza – Assessorato Pari Opportunità – e in collaborazione con La Casa della Poesia di Monza e Fidapa BPW ITALY Sezione Modoetia Corona Ferrea comunica dal 5 al 31 marzo sarà esposta, presso il foyer del teatro Manzoni di Monza, la mostra LA RIVOLUZIONE DELLE SIBILLE a cura di Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari, con il contributo di Francesca Ripamonti. Il titolo della mostra prende il nome dell’antologia LA RIVOLUZIONE DELLE SIBILLE. L’eredità espressiva ed esistenziale delle donne (Nemapress edizioni) di Antonetta Carrabs e Iride Enza Funari. “Un’antologia di grande impegno letterario e civile” così l’ha definita Donatella Bisutti, poeta, giornalista, critica letteraria.
La mostra: per prenotare: iatmonza@gmail.com
orari: mercoledì dalle 16,00 alle 18,00 – venerdì e sabato dalle 10,00 alle 12,00
26 pannelli per 26 donne che hanno lasciato un’eredità espressiva e umana incommensurabile; donne legate da un filo d’Arianna lungo il quale la forza, la passione, la lotta, la bellezza e anche il dolore potrebbero contribuire a fare la Rivoluzione in questo nostro nuovo Millennio.
La loro vita non sempre è collegata alla poesia, non tutte almeno. Il loro tratto distintivo e ineludibile consiste nell’aver tracciato un segno con la loro esperienza sia intellettuale, sia personale, una rivoluzione nei rapporti sociali e con la natura. Donne che abbandonarono la vita come Anne Sexton, Sylvia Plath, Emily Dickinson, Antonia Pozzi, Amelia Rosselli, Marina Ivanovna Cvetaeva.
Poi ci sono loro Maria Luisa Spaziani Margherita Guidacci, Elizabeth Bishop, Cecília Meireles che hanno segnato i loro percorsi di vita da scelte spirituali o eroismi culturali e sociali; lo sguardo si allarga oltre l’Europa, con le scrittrici irachene Dunya Mikhail e Amal al-Juburi, la libanese Joumana Haddad e la siriana Maram al-Masri che ci conducono nel loro mondo problematico e rivoluzionario all’interno del quale ancora oggi lottano contro le ingiustizie, la guerra, i tanti soprusi; l’ironia del Premio Nobel polacco Wisława Szymborska rivolta il quotidiano trovando nei piccoli gesti e nelle piccole cose la forza per andare avanti; l’urlo graffiante e accorato della brasiliana Marchia Theophilo in difesa della foresta Amazzonica, la lotta di Anna Achmatova, la poesia satirica e provocatoria di Elena Andreevna Švarc; la filosofa brasiliana Adélia Luzia Prado Freitas legata al Modernismo; la poeta portoghese e femminista tumultuosa e inquieta Florbela Espanca. La “letteratura come vita” per coltivare un percorso in difesa di quei valori che sanno essere sociali, morali ed etici: ed ecco la figura di Lea Garofalo vittima della ‘ndrangheta, della giornalista Anna Politkovskaja uccisa per le sue tante inchieste sul popolo ceceno in lotta per l’indipendenza; le iraniane Nahal Sahabi e Neda Agha-Soltan entrambe vittime della repressione di Stato. Su tutte e per tutte Anna Kulisciof, impegnata in un mondo a predominanza maschile.
Nelle antologie di poesia il numero delle voci femminili è generalmente ridotto, sebbene importanti progressi siano stati compiuti, l’attenzione per la scrittura poetica delle donne è rimasta in genere piuttosto bassa. Sono davvero tante le donne che nel corso dei secoli hanno contribuito a scrivere pagine di poesia intense, così come sono intense le loro testimonianze di sofferenza, di rabbia e di lotta.
Perché Rivoluzione delle Sibille?
Con il termine Sibilla si indicava, nell’antichità, una donna che possedeva la capacità di prevedere il futuro. Le Sibille erano profetesse, dotate di virtù profetiche e in grado di fornire responsi e predizioni; si rivolgevano alle comunità, alle città e ai regni preannunciando eventi, calamità naturali, esiti di battaglie. Il dio che le ha ispirate è stato Apollo, dio della poesia, della medicina, delle arti, della musica, della luce e della profezia. Secondo gli autori pagani, le Sibille furono donne «invase dalla divinità» cui si attribuivano varie capacità di predizione: venivano consultate sulle incertezze dell’avvenire. Ma che rivoluzione potranno fare oggi le Sibille? Un nome antico che ci riporta alla mitologia classica accostato a un termine, rivoluzione, spesso protagonista purtroppo, anche della nostra contemporaneità. Perché c’è bisogno del ritorno della voce magica delle profetesse? Le Sibille questo erano, donne che intravedevano il futuro. Un futuro per loro chiaro e trasparente, ma che trasmettendolo agli altri, risultava incerto e appunto sibillino.
Antonetta Carrabs e Iride Funari sono due studiose della cultura delle donne che già hanno accostato la propria firma e la propria ricerca per riportare alla luce le parole delle poetesse mistiche, dal lontano medioevo fino ad oggi. Sempre ad una sacralità di missione e di ruolo si rivolgono, chiamando Sibille i profili di donne di questa mostra che intende offrire ad un pubblico più vasto la possibilità di essere parte di un cambiamento che, partendo dalle donne, dalle sibille del nuovo millennio, parla a tutti, coinvolge tutti, donne e uomini.
- Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari.
Per info: segreteria@lacasadellapoesiadimonza.it