Avrei voluto essere padre
Storie di padri e figli separati raccontati da una donna
domenica 23 settembre | ore 17,30
Villa Mirabello
Padri caduti nell’indigenza dopo la separazione, padri che lottano per vedersi riconosciuto il diritto ad essere padre, a vivere appieno il rapport con i figli anche dopo la separazione. Le storie dei cosiddetti nuovi padri da raccontare e per cui lottare sono decine ogni giorno struggenti e irrisolte. Alcune di esse, lette dal punto di vista della figura paterna, purtroppo speso penalizzata sia economicamente che socialmente davanti ai tribunali, hanno ispirato i racconti di un volume appena pubblicato dalla giornalista Laura Marinaro dal titolo: «Avrei Voluto Essere Padre» (storie di separazioni padri – figli ed. Nuovi Autori, 14 euro o su www.ebookizzati.com. 9 euro).
In esso si affrontano proprio i temi dei sequestri di Stato, delle enormi difficoltà economiche e psicologiche vissute dal padre nella separazione, ponendo sempre al centro la figura sì del padre e della madre, ma soprattutto del figlio che poi diventa padre.
I racconti sono ispirati a storie vere, ma romanzati e senza riferimenti alla realtà, come quella di una nonna che non vede la sua nipotina; oppure quella di un padre che è riuscito a recuperare il rapporto con la figlia dopo la permanenza della piccola in una casa famiglia: un trauma dal quale è uscita solo perché è rimasta con il papà, e altre storie di drammi poi risolti nel cuore.
La prefazione del giornalista e scrittore Claudio Pollastri focalizza la sua attenzione sulla scrittura, giornalistica quindi chiara e precisa, dell’autore, ma non manca del pathos tipico di uno scrittore, e in essa è contenuta anche un’intervista che lo stesso Pollastri aveva fatto a Tiberio Timperi, noto giornalista, che ha vissuto sulla sua pelle la realtà del padre mancato.
«Per anni mi sono occupata come volontaria delle associazioni dei padri separati e di tutela dei minori nelle separazioni – ha commentato l’autore – poi ho deciso di raccontare qualchuna delle storie più significative per me da diverse angolazioni, ponendo l’attenzione sul diritto dei bambini alla bigenitorialità. Il titolo è provocatorio: essere padre con gli occhi della madre e madre con quelli del padre per la felicità dei figli è il segreto del loro benessere».
Laura Marinaro – Biografia
Ho studiato prima al Liceo Classico della mia città, appassionata delle lettere e della parola scritta da sempre, e poi sono partita per Milano dove ho frequentato la Facoltà di lettere moderne dell’Università Cattolica.
Mi sono laureata con una tesi in Storia del Teatro e dello Spettacolo nel 1992 e da allora, seguendo un sogno, ho fatto il mestiere che ancora amo: la giornalista.
Da 1994 al 2008 sono stata pubblicista e poi professionista.
Ho lavorato sempre nella comunicazione in tanti settori, in parte disperdendo l’interesse primario, ovvero la cronaca, in parte arricchendomi di tante esperienze.
Ho iniziato nel 1992 con La Notte, ultimo quotidiano del pomeriggio, ma poi chiuso il giornale, mi sono data da fare e fino al 1997 sono stata una free lance nel settore dei viaggi. Infatti ho viaggiato tanto e dovunque e questo mi ha arricchito tantissimo dentro.
Da gennaio 1998 al 2001 sono stata anche account manager della Guagnini Comunicazioni curando la comunicazione per Sofitel, Accor Italia, Locali storici d’Italia, Garmont, Didisì tour operator e altri. Poi dal 2000 mi sono trasferita in Brianza e ho ricominicato a fare la cronista, segiendo il mio primo amore: fino al 2007 sono stata cronista assunta in redazione per Il Giornale di Monza del Gruppo Netweek settimanali in Lombardia come responsabile della cronaca nera e giudiziaria e della cronaca cittadina.
Poi da luglio 2007 è iniziata l’avventura con il quotidiano Libero come corrispondente da Monza e Brianza e cronista nelle pagine nazionali, la collaborazione con il quotidiano Il Giorno e da settembre 2008 la collaborazione fissa con Hubnet Communication sia per la redazione di articoli che per il lavoro di redazione per mensile Best To Brianza, del trimestrale delle Aias Lombardia Prove di Volo e altri progetti di comunicazione.
Oggi mi occupo anche di cronaca nera per il quotidiano regionale su web.
Da aprile 2006 sono addetta stampa dell’associazione Papà Separati Lombardia Onlus e poi Figli Liberi per la tutela dei minori nelle separazioni e da questa esperienza è nata l’idea del libro e di “Avrei Voluto Essere Padre”…
Ma oltre a lavorare mi piacciono tante altre cose: prima di tutto la mia splendida bambina Martina che ha 7 anni, poi leggere e scrivere, viaggiare, sciare, correre, camminare in montagna e in pianura, nuotare, giocare a golf e andare a cinema e teatro. Insomma mi pace vivere perché vivere arricchisce la vita di chi ci è vicino!