
LA CASA DELLA POESIA DI MONZA
e il PARCO LETTERARIO REGINA MARGHERITA E PARCO VALLE LAMBRO
XIV edizione rassegna MIRABELLO CULTURA 2025
VENERDI 24 GENNAIO ore 18.00 SPAZIO MANZONI in VIA MANZONI 16 a MONZA
Sarà l’occasione per rivedersi e trascorrere insieme un momento conviviale. Sono 13 anni dalla costituzione della Casa della Poesia di Monza
Il costo dell’aperitivo è di 10 euro per chi vorrà aderire. Per partecipare vi ricordiamo di scrivere a: eventi@lacasadellapoesiadimonza.it
Ricordiamo ai nostri soci e a coloro che vorranno iscriversi che ci sarà anche la possibilità di rinnovare la tessera 2025, sempre al costo di 30 euro. Il vostro sostegno è per noi prezioso.
Il 2024 ha visto la nostra collaborazione con:
i Musei Civici di Monza – Casa Degli Umiliati: i concerti letterari dedicati alle Donne Indimenticabili e il concerto per l’anniversario dei Musei, con oltre 50 elementi del coro di Santa Cecilia di Triuggio, hanno consolidato un’intesa culturale importante che continuerà anche per il prossimo anno con alcune iniziative culturali plurali. Siamo felici di poter contribuire a sostenere i Musei Civici;
con l’Ospedale San Gerardo di Monza per l’umanizzazione delle cure. Dai reading di poesie nello spazio CUP, al progetto “Ti racconto una storia” ogni martedì alcuni nostri volontari leggono i grandi classici ai pazienti del reparto Malattie Rare, ai laboratori di Poetry Therapy in psichiatria, alla prime edizione di MEDICINA E FILOSOFIA una relazione da scoprire, un ciclo di incontri con filosofi, professionisti esperti della salute mentale e della relazione presso l’Auditorium E. Pogliani IRCCS ospedale San Gerardo di Monza. Le conferenze hanno dato agli esperti la possibilità di affrontare molte tematiche: dalla salute mentale, alla fragilità e anti-fragilità nella relazione, alla pratica filosofica nella relazione, all’ansia e angoscia nella società in mutamento, ai principi della Bioetica. L’ importante binomio Medicina e Filosofia ha favorito il dialogo per migliorare il nostro modo di essere e di operare, per ritrovare le origini comuni e cercare insieme risposte alle tante domande che la professione del medico oggi pone. In antichità l’essere un buon medico richiedeva l’essere filosofo, così come per il buon filosofo era d’obbligo occuparsi della salute dell’uomo.
La nostra storia
La Casa della Poesia di Monza nasce il 21 marzo 2012, nella Giornata Mondiale della Poesia, nella Villa Mirabello del parco di Monza, residenza preferita del cardinale Angelo Maria Durini (1725-1796) In questo tempio dell’Arcadia, dove “risuonavano soavemente nell’aria la lira di Orazio e la zampogna di Virgilio” cantori, musici e poeti si incontravano dando vita ad un importante cenacolo di letterati. Frequentata da Giuseppe Parini e dal Metastasio, utilizzata come reposoir, luogo di feste e ricevimenti. In quel “luogo di delizia e cenacolo di letterati” come la definì il cardinale, gli esponenti della cultura lombarda diedero vita alla fioritura più rigogliosa delle lettere di Giuseppe Parini, Balestrieri, Passeroni, Verri. Un periodo d’oro che va tra il XVII e il XVIII secolo.
La Casa della Poesia di Monza ha fra le sue finalità la valorizzazione del genius loci. Monza e la Brianza sono ricchissime di storia, di tradizioni, di forte imprenditorialità, risorse identitarie che hanno contribuito a determinare la carta d’identità del nostro luogo di appartenenza e delle nostre genti. Terre feconde, le nostre, con “il fascino tutto italiano – scriveva Hermann Hesse – con artigiani che lavorano all’aperto cantando, belle donne e agili fanciulle che, come uccelli armoniosi del bosco, si muovono per quelle graziose strade con leggiadria e senza altra civetteria se non quella propria degli uccelli e delle farfalle.” Il grande patrimonio artistico e la ricchezza culturale del nostro territorio costituiscono le premesse per l’importante rilancio di un turismo culturale di qualità che può promuovere l’economia anche a vantaggio delle nuove generazioni. La memoria culturale è fondamentale per l’identità di una collettività.
Con queste finalità, lungo oltre un decennio, abbiamo dato alla luce a molteplici progetti culturali plurali:
il PARCO LETTERARIO REGINA MARHERITA E PARCO VALLE LAMBRO, consolidando un’importante collaborazione con il Parco Valle Lambro con cui abbiamo progettato diverse iniziative a beneficio della terra di Brianza: dal calendario letterario, alle visite guidate. Siamo nella rete nazionale dei Parchi Letterari Italiani www.parchiletterari.com.
I Giovedì della Regina per rivivere l’atmosfera dei salotti letterari della regina Margherita di Savoia che tanto amava la poesia, la letteratura, la musica. Per amore della cultura, creò intorno a sé un circolo di letterati che si riunivano per discutere di vita, arte, politica e letteratura. Anche presso la Villa di Monza, come in tutti gli altri luoghi di residenza dei regnanti, la Regina predispose un’agenda di attività mondane e culturali che regolarmente si svolgevano a corte. Giovanni Pascoli le rese omaggio nel suo inno Pace, Gabriele D’Annunzio nel romanzo Il Fuoco; molti altri scrittori e poeti furono ospiti graditi alla sua corte e da lei trassero ispirazioni come Antonio Fogazzaro, Riccardo Zanella, Salvator Gotta, Giovanni Prati, Giuseppe Giacosa, Ugo Oietti. Sensibile all’arte, seppe raccogliere, intorno alla monarchia, l’élite culturale e artistica del tempo, senza distinzione di ceto: dallo storico Ferdinand Gregorovius , al filologo e antesignano dei giornalisti Ruggiero Bonghi, Emilio Broglio politico e giornalista che affidò ad Alessandro Manzoni la Commissione che decise sulla lingua da adottare dopo l’unità d’Italia, al barone archeologo Giovanni Barraco la cui collezione privata è oggi il Museo Barraco, ai protagonisti della musica da camera o artisti come Giacomo Favretto e Michele Gordigiani;
il CENACOLO DEI MUSICI E POETI DEL MIRABELLO per far rivivere, nelle magnifiche stanze della Villa Mirabello, l’atmosfera aurea di un tempo che, tra il XVII e il XVIII secolo, ebbe il suo periodo d’oro grazie al cardinale Angelo Maria Durini che la rese luogo di cultura e di incontri mondani, tanto da commissionare anche la costruzione della villa Mirabellino, per ospitare i suoi illustri invitati. In questo tempio dell’Arcadia, dove “risuonavano soavemente nell’aria la lira di Orazio e la zampogna di Virgilio” cantori, musici e poeti si incontravano dando vita ad un importante cenacolo di letterati che contribuì a far fiorire le Lettere e le Arti di tutto il nord dell’Italia.
il PREMIO DI POESIA DI MONZA “Isabella Morra” alla sua XIV edizione che sarà dedicato, dopo Marìa Zambrano, a Lalla Romano (1906–2001), poetessa, scrittrice e giornalista, una delle figure più interessanti del Novecento italiano. Piemontese, Lalla Romano fu anche pittrice: il critico d’arte Lionello Venturi la avviò alla pittura. Aveva idee liberalsocialiste come quelle dei fratelli Carlo e Nello Rosselli. Personalità anticonformista, diffidava del femminismo. Sosteneva che la donna deve essere intelligente e amante della cultura. Il premio di Poesia di Monza, con la sua importante Giuria di qualità, è uno dei premi più accreditati nel panorama culturale italiano: ogni anno riceviamo centinaia di adesioni, anche dall’estero.
il FESTIVAL DELLA POESIA E DELLE ARTI DI MONZA, alla sua IV edizione
Il Festival nasce nel 2020, in un periodo in cui il mondo si trovava ad affrontare la preoccupante situazione pandemica. Quale valore e ruolo la POESIA e le ARTI avrebbero potuto rivestire in quel difficile momento storico? Quale forza o risposte la poesia e le arti avrebbero potuto dare all’uomo di fronte al dolore e allo smarrimento di quei giorni? Di sicuro una nuova lezione sul valore del tempo, del silenzio, della precarietà dell’esistenza. Siamo convinti che i poeti e gli artisti abbiano un importante ruolo di supporto e guida nella lettura dei segni del nostro tempo perché “la potenza del bene trova rifugio nella natura del bello” (Platone)
La BELLA DI MONZA alla sua VII edizione – la Bella di Monza (Modoetiensis Villoresi) creata agli inizi dell’Ottocento da Luigi Villoresi, primo ibridatore italiano e direttore dei Giardini Reali di Monza (tra il 1812 e il 1825). Secondo il Mezzotti la Bella di Monza era “un potente rimedio contro la pesantezza della testa, i bevitori se ne servivano ad impedire che i vapori di Bacco offuscassero la ragione…nessun altro può al mio giudizio eguagliare il pregio dei rosai degli Giardini Imperiali, che si potrebbero dire perenni, e nei quali pompeggia la Rosa Monzese.” Nel 1813 stese il primo catalogo delle piante dei giardini imperiali di Monza, un inventario che annovera circa 3,700 entità vegetali differenti, e fra questi 30 varietà di rose.”
La rassegna Mirabello Cultura 2025, alla sua XIV edizione li contiene tutti.
La cultura e l’arte ci parlano di bellezza che rimane un pilastro per ridisegnare la nostra comunità: bisogna coltivare l’utopia di costruire il migliore dei mondi possibili.