
I GIOVEDI DELLA REGINA – MIRABELLO CULTURA 2025
MAPPE, STRADE, VISIONI
Un viaggio di poesia tra libri e libri d’artista
Giovedì 17 aprile ore 18.00 Reggia di Monza – Sala degli Specchi
Con i poeti Marco Vitale e Massimiliano Mandorlo
Interviene Luciano Ragozzino
Modera Elisabetta Motta critica
Ingrsso libro con prenotazione: eventi@lacasadellapoesiadimonza.it
Nel corso dell’ incontro Massimiliano Mandorlo e Marco Vitale dialogheranno con Elisabetta Motta in relazione alle loro recenti libri di poesia.: La strada di Morandi (Sellerio) e Le parole che lasci (Il ragazzo innocuo) di Marco Vitale ; Mappe del grande mare (MD) e Sikelia (Il Ragazzo innocuo) di Massimiliano Mandorlo.

I LIBRI DI MASSIMILIANO MANDORLO
Sikelia di Massimiliano Mandorlo è un libro d’artista. Questa edizione contiene tre poesie inedite e un’acquaforte originale di M. Mandorlo. Nota critica di Elisabetta Motta. È stata composta con caratteri Bodoni e stampata su carta Amatruda di Amalfi con i torchi dell’ex gelateria di via Guinizelli 14 per i tipi de Il ragazzo innocuo in 44 esemplari e 3 pda numerati e firmati. Milano, novembre 2024.
Per maggiori info sull’ edizione https://elisabettamotta.it/sikelia/
È un trionfo di luce questa raccolta di Massimiliano Mandorlo, un inno alla gioia che si cadenza attraverso i momenti di una tetralogia che rivela la versatilità di un poeta che ha fatto della sensibilità e della discrezione i suoi segni peculiari. Il lavoro intertestuale e ipertestuale si impone attraverso un apparato di sezioni e sottosezioni riconducibili a un ventaglio di tematiche che, nella loro
marginalità, rappresentano adeguatamente le contraddizioni dell’ uomo contemporaneo. Il ricorso a un versicolo di stampo ungarettiano ben si adatta a tale quête, contraddistinguendo un’affabulazione che, alla stregua di un’araba fenice, sembra risorgere
incessantemente dalle proprie ceneri: «terra di canti / in te sprofondo / e grazie rendo // del mio esistere a mondo». La grazia che trapela da questi versi si risolve a contatto con sequenze invise alla poesia gridata dei nostri giorni, che rimanda piuttosto a una dimensione favolosa come quella delle cartografie medievali, dove improbabili mostri dalle fauci spalancate custodivano
confini equorei e terrestri oltre i quali non si poteva accedere. Così, per Mandorlo diventa naturale salmodiare sulle increspature di un’onda o ricostruire eliotianamente la vicenda dei Magi, disquisire intorno alle imprese del capitano Cook o rimirare deprimenti ed esaltanti scorci urbani attraverso gli occhi di finestre spalancate. Difficilmente si potranno dimenticare le punte acuminate della sua
«primaluce», del suo «mareoltre». (dal risvolto di copertina)
Massimiliano Mandorlo è nato a Cattolica (Rimini) nel 1983. Laureato in lettere moderne a Bologna e Milano, si è occupato soprattutto dell’opera di Luzi e Zanzotto ed è bibliotecario per la Biblioteca di Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato: “Mareoltre” (alla chiara fonte, 2009), “Cascina con nebbia”, con quattro disegni di William Congdon (alla chiara fonte, 2011), “Luce evento” (Raffaelli, 2012, prefazione di Uberto Motta), “Nella pietra” (Moretti & Vitali, 2017 – Premio Camposampiero 2018) ed è compreso nell’antologia “Paragrafi. Antologia di poesia in prosa” (Puntoacapo, 2018). Mappe del grande mare ( MC). Un suo scritto è presente in appendice a L. Calvi, P. Colavero, “La luce delle cose. Dialoghi tra maestro e allievo su fenomenologia, psicopatologia e stupore” (Mimesis 2019). Scritti critici sulla sua opera sono apparsi su “Poesia”, “Gradiva”, “Testo. Studi di teoria e storia della letteratura e della critica”, “Clandestino”, “Atelier” e il quotidiano “Il Foglio”. Collabora con le pagine culturali di quotidiani e riviste nazionali e internazionali. Ha tradotto vari poeti australiani per “Poesia” e “Nuovi
Argomenti”. Fra i libri d’artista ricordiamo “Sikelià”, edizioni il ragazzo innocuo 2024
MARCO VITALE

I LIBRI DI MARCO VITALE
Le parole che lasci è un libro d’artista che contiene due poesie inedite di Marco Vitale e un’ acquaforte di Luciano Ragozzino. È stato stampato tipograficamente a mano con caratteri Magisteri su carta Amatruda di Amalfi in 50 esemplari numerati e firmati nel gennaio 2024.
La strada di Morandi è il titolo della nuova raccolta di Marco Vitale, un titolo “in minore”sul “mode mineur”del Claire de lune di Verlaine, ma condensa e ritrae la sostanza dell’arte, coniuga la realtà fisica e l’immaginazione, ferma il finito e lo rende infinito, immergendolo nello stato puro del “tempo senza tempo”. Il titolo deriva dalla poesia Si, forse soltanto nei romanzi, che dedicata a Luigi Lambertini, accompagnava una plaquette raffinata delle Edizioni Il Bulino, dove il tondo di copertina di Giulia Napoleone, simbolo di armonia e perfezione, con delicate tessiture, e bianchi semi nobili, quasi lievi petali di biancospino impolverati, si armonizzava con le parole che nel “tratto lieve opaco della polvere” della strada bianca, che lentamente saliva, evocano il percorso del tempo, affidando all’arte il compito di sublimare in un eterno presente gli “oggetti polverosi”, umili e quotidiani dall’artista Morandi. Ora questi versi fanno parte della prima sezione del libro, dove natura e poesia,inscindibilmente, si legano con le intermittenze del cuore, creando visioni ed emozioni sottili e segrete. È qui, in queste prime poesie che si affaccia il grande tema
del tempo, del suo fluire e sciogliersi, e si realizza il ritmo di intensa quiete e il “tono” del poeta Vitale, un “tono” dolce e carezzevole, elegiaco, che abbraccia luoghi e volti e fa della memoria involontaria la via del ritrovare e del compensare la perdita… (dalla prefazione di Gabriella Palli Baroni)
Marco Vitale (Napoli 1958) vive a Milano. La sua poesia è raccolta nel volume Gli anni (Nino Aragno Editore 2018) e comprende i seguenti libri: Monte Cavo, Edizione del Giano 1993, L’invocazione del cammello, Amadeus 1998, Il sonno del maggiore, Il Bulino 2003 (poi in Bona Vox, Jaca Book 2010), Canone semplice, Jaca Book 2007, Il Labirinto 2016, La strada di Morandi (Passigli, 2024)
È inoltre autore di racconti, della monografia Parigi nell’occhio di Maigret, Unicopli 2000 (nuova edizione 2013) e curatore del libro intervista a Evaldo Violo Ah, la vecchia Bur! Storie di libri e di editori, Unicopli 2011.
Tra le sue traduzioni le Lettere portoghesi, Rizzoli Bur 1995, Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, Rizzoli Bur 2001, Stanze della notte e del desiderio di Jean-Yves Masson, Jaca Book 2008, Miseria della Cabilia di Albert Camus, Nino Aragno Editore 2011, Vita e opinioni filosofiche di un gatto, di Hippolyte Taine, Il ragazzo innocuo 2019. Ha realizzato diversi libri d’artista. Delle edizioni de il ragazzo innocuo ricordiamo: Duale (2017) con testo di Marco Vitale e di Anna Cascella Luciani, un linoleum di Roberto Dossi; Le parole che lasci (2024) con due poesie inedite e
un’incisione di Luciano Ragozzino. La sua attività di poeta e critico è spesso in dialogo con le arti figurative. Ha promosso incontri, edizioni e dialoghi tra poeti e artisti che hanno visto la realizzazione di pubblicazioni ed eventi in importanti istituzioni museali. Sue edizioni d’arte si segnalano in collaborazione con Gianluigi Bellucci, Alberto Casiraghy, Elisabetta Diamanti, Carlo Lorenzetti, Gianluca Murasecchi, Giulia Napoleone, Lucio Passerini e Enrico Pulsoni.
Marco Vitale