Non cercate di prendere i poeti, perché vi scapperanno tra le dita.
Cade il primo giorno di primavera, non a caso, la Giornata mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente, esattamente quattordici anni fa. La Giornata dell’Unesco attribuisce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione fra culture diverse, della comunicazione e della pace.
Il giorno 21 marzo nella GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, in via Dei Mille, a Monza, a pochi passi dal centro, sarà affisso un grande manifesto. La Casa della Poesia di Monza e Zeroconfini Onlus hanno scelto di celebrare questa giornata dando voce alle donne del carcere di Monza.
Il loro è un grido universale
Scrivono con le parole semplici che ognuno può capire, le parole quotidiane che ogni persona comune usa in un giorno comune. A Sanquirico le donne sono come bachi da seta, lavorano fili, creano legami, partoriscono sogni e incubi. Cantano l’amore e la vita e lo fanno con la poesia che diventa anche un pianto nella notte:
… e tutto intorno è scuro/quando ognuno di noi va a dormire mi sdraio e penso/ognuno, ogni cosa è ancora sveglia./Posso sentirti piangere un pianto nella notte /un pianto per un aiuto/ un pianto per liberare il dolore/ e sentendolo mi si spezza il cuore …
Guarda le foto/poesie:
Le foto di Francesca Ripamonti ci raccontano di una bellezza nuova, diversa e non convenzionale. Una bellezza che emerge dal profondo dell’anima di queste donne recluse. Donne che interpretano altre donne e in parte anche se stesse. Sono immagini che hanno la capacità di andare oltre il silenzio, oltre la solitudine. Immagini di speranza, di dialogo fra due mondi: quello fuori e quello dentro. Scatti d’autore che narrano di un unico valore: quello dell’umanità.
La libertà non si costruisce attraverso una specie di autonomia o di isolamento individuale, ma creando legami, con atti di solidarietà e generosi aneliti verso le sofferenze altrui: sono questi i valori che ci rendono liberi e responsabili.
Dare un senso alla vita in carcere … riempire di contenuto il tempo che trascorre inesorabile lontano dagli affetti, dalla famiglia, dal resto del mondo ed aprire uno spiraglio perché ciascuna di loro possa intravedere che c’è sempre una possibilità di scegliere perché si è capaci di fare distinzioni e di decidere, di fare la cosa giusta.
In un luogo come il carcere, in cui sembra che al momento dell’ingresso si perdano tutti i diritti, a Monza, nella sezione detentiva femminile si è lavorato con impegno e passione affinché attraverso attività di gruppo semplici ed intense ciascuna di loro si mettesse in gioco e dimostrasse le proprie capacità, innanzitutto a se stessa.
Sicuramente sarebbe stato meglio che nessuna di loro avesse avuto la necessità di passare dal carcere per capire, ma il lavoro nel gruppo, il confronto con gli altri, con l’esperienza espressiva e teatrale, lo sperimentarsi nella recita o nella scrittura di una poesia, il meditare e l’esprimere i propri timori, le paure, i sogni, la rabbia hanno alimentato il proprio bisogno di farsi riconoscere dagli altri e la propria capacità di autodeterminarsi. Tornare nella società perché una volta riconosciuto l’errore commesso, attraverso una umanità ritrovata e rinforzata dal disagio della privazione della libertà, si sia più forti e a testa alta si ricominci la propria vita. Questo il senso del lavoro nel carcere, lavoro sulle persone e con le persone che collaborano e condividono le nostre finalità.
AMORI SBARRATI IN VERSI
Poesie scritte dalle detenute del carcere di Monza
Libertà non è avere ali
e spiccare il volo
non è neanche poter correre
all’infinito senza voltarsi indietro
libertà non è lasciare che altri
decidano per te.Libertà è solamente
un grande motivo
per non sbagliare
e restare per sempre
vicino a chi ami…
Il carcere può essere un castigo
ma anche una scuola:
qui si impara
a dare valore alle piccole cose
come un sorriso
un abbraccio
come un buongiorno.Oggi guardo con chiarezza
che fuori non si sopravvive
ma si vive.
Al di là della notte e della paura
del buio e dell’angoscia
dell’invidia e della delusione
del peccato e del rimorso
arriveranno l’alba e gli uccelli.
Arriverà la fine della sofferenza
le paure si dissolveranno
l’amore avvolgerà la terra.
Arriverà il sole oltre il muro
si udranno suoni dalla strada
e bambini che giocano.
Nella notte
la bambina aspetta
alla finestra
con le tende rosse.
Aspetta con ansia, pregando.
Tutte le notti
nello stesso posto
alla finestra
con le tende rosse.La bambina aspettava
sua madre
che venisse a prenderla
per portarla a casa.Bambina …
è troppo piccola per capire
che non arriverà mai più
mai più tornerà a casa sua.Un’altra notte
nello stesso posto
alla stessa finestra
con le tende rosse.
Vola gabbiano
Vola su questo cielo
Solca questo mare
Stendi le tue ali lasciale andare
Come sirene falle danzareVola in alto
Sempre più lontano
Porta il tuo sguardo
Dove non è mai stato.Porta con te
Il mio pensiero
Regala un buon giorno
Al mio sogno più vero.
Reinventare la vita non è inventarla
non è immaginarla
ma costruirla nuovamente.
Mi ritrovo a farlo con mezzo secolo di vita
ispirata all’immagine di luoghi
che conosco attraverso una parola:
figli!Abbiamo pianto, tanto sofferto
ma il mio errore ha convertito la tristezza in luce.
Dentro carezze soavi e tenerezze vi regalo un sorriso
perché io possa tornare a ballare nella vostra brezza.
Grazie per essere come siete.
Chiedo il vostro perdono.
Traduzione dalla lingua spagnola a cura di Mariella Quattrocchi
Stando dietro le inferriate
guardo il tramonto all’orizzonte:
Cammino illudendomi cammino
riscopro la realtà
che mi dà luce e pace.
Ho paura del silenzio
non posso stare in piedi
ripensando a tutti i miei ricordi:
mi appoggio alla parete.Affronterò! Davanti a tutto
mi riempirò di coraggio
perché sono forti i tormenti della vita
sono carta che si accartoccia.Resisto affinché il mio enigma non sia io
evito che uccidano la mia nostalgia.
Eterno esercizio imparare la resistenza
e pazienza.
Passa il tempo
tempo della passata vita
la vita che ci importava
a volte tu la sentivi breve
a volte io la sentivo interminabile.
Quella vita che si allontanava
tanto da non sapere fino a dove
arrivava il tuo amore:
non sapevo dove stava il tuo cuore sincero.Taci per dio!
Se non sai dirmelo
lasciami sognare…
Isolato mondo:
suoni rumori grida pianti risate gesti
e parole orribili.
C’è chi ancora non ha toccato il fondo
in fondo… a formare una corazza.
Il bene? Una parola vuota
e cerchi un abbraccio vero
un sentimento sincero.
Qui la vita si riprende combattendo
lottando
finché l’anima non si sprigiona
bianca.
Così si vince.
Luna, regina della notte
di ogni nascita.
Nel tuo splendore
scorrono i pensieri, le parole
le lacrime
che il tuo sguardo asciuga
Ti guardo e il cuore mi sorride
la mente prende pace
l’anima si ristora.
Mi sono svegliata
con un pensiero solo:
dopo la pioggia torna il sole.
Questa mattina
è la mia mattina magica
il cielo è azzurro
niente vento niente pioggia
nessun rumore.
Solo sole, pace ed io.
Così irreale, troppo bella
è la mia mattina magica.Qualcuno è sveglio.
Qualcuno sussurra…
Per favore – No!
Oggi è la mia mattina magica
per favore non la rovinate!
Non vi svegliate! Non ancora.
Permettetemi di essere egoista
solo per un po’.
Lasciatemi gioire
la mia mattina magica.
Solo per un po’ ancora.
Questa mattina
è la mia mattina magica.
Senza di te non è vivere,
cerco le tue labbra sopra le mie
il tuo calore sulla pelle
ogni giorno che passa non ti allontana da me
ti sento vicino in ogni istante.La luna e il sole
mi parlano di te
il mio esistere sarà sempre
un immenso desiderio
che solo tu potrai colmare
di baci e di carezze.
Ho bisogno di solitudine
per sentirmi viva ancora.
Ci sono cose che soltanto
da sola riesci a capirePerché ho nei miei sogni
ho nel mio sangue
ho nei miei pori
la tua presenzaMi sento sospesa
tra cielo e terra
tra vita e morte
tra l’amore, l’amore, l’amore
e malinconia
tra passato e futuroPerò adesso
ho bisogno di solitudine
per ritrovare me stessa
e non solo la tua presenza.