Non possiamo giudicare una nazione in base a ciò che fa per i suoi cittadini illustri ma quello che fa per i più emarginati: i detenuti.
Un grande manifesto della dimensione di sei metri per tre sarà affisso a Monza, in via Dei Mille e vi resterà per due settimane.
Vogliamo lanciare un messaggio nuovo, di attenzione alla vita dentro le mura, dove altre vite scontano la loro giusta pena. La pena non deve far soffrire, deve aiutare a recuperare un uomo, ciascun uomo a se stesso e alla vita civile. La pratica educativa nasce da un’esperienza di integrazione, di inclusione e di educazione alla libertà.
Ogni individuo è un essere umano, dovunque si trovi, fuori e dentro il carcere. Il valore della propria vita rappresenta un bene unico e il dovere della legalità si impone a tutti. La vita di queste donne sta negli affetti: i figli, la famiglia, la propria terra, nel valore delle cose e nella libertà. Per un detenuto questi beni sono lontani e inestimabili. La voce delle donne di Sanquirico ha rotto le sbarre per poter arrivare anche a te e raccontarti che anche tu, come noi, potresti prenderti cura dei più emarginati, aiutandoli a costruire la strada della sua integrazione, della sua inclusione, della sua rinascita di cittadino riabilitato alla vita e alla società.
Una raccolta di poesie e foto che riesce a risvegliare in chi legge emozioni profonde. Alcune poesie esaltano “la grande voglia di vivere”. Alcuni versi, con grande delicatezza, rivelano la lotta interiore combattuta ”per mettere nuovamente in ordine la propria vita”.
Ogni poesia sembra “urlare” il modo in cui si sta affrontando, con grande dignità e forza, il presente. Un presente che benché sembra essere apparentemente vuoto e composto da giorni scanditi da gesti ripetitivi, si cerca di utilizzarlo per costruire una nuova identità. Un nuovo “IO” tale da non consentire più al passato di influenzare e rovinare il futuro.
Le lacrime raccontate mostrano la purezza che gli autori hanno conservato nell’anima e l’intenso amore verso la propria famiglia e i propri figli. Lacrime che lasciano intravedere una riscoperta di tutti quei valori della vita e della convivenza civile che temevano di non essere più in grado di riconoscere e di apprezzare.
Speranza
Al di là della notte e della paura.
al di là del buio e dell’angoscia
e al di là dei vecchi rancori
dell’invidia e della delusione
e del peccato e del rimorso
arriveranno l’alba e gli uccelli.Arriverà la fine della sofferenza
le paure si dissolveranno
l’amore avvolgerà la terra
finché il lamento
per il suo dolore non cesserà.Pianti nel sonno
lacrime dagli occhi chiusi
che bagnano il cuscino.Arriverà il sole oltre il muro
si udranno suoni dalla strada
e bambini che giocano.