Amori sbarrati al Museo d’Arte Contemporanea di Lissone
Forse, per ciò che il titolo della mostra evoca, nessuno si sarebbe aspettato un’esposizione fotografica simile. “Amori sbarrati”: amori consumati tra le sbarre, divisi dalle sbarre, sognati senza essere vissuti. Amori lontani, divisi e cancellati.
E invece no. Zeroconfini Onlus, l’Associazione Culturale Umanitaria che ha deciso di promuovere questo connubio di teatro, poesia e fotografia, ha voluto spingersi oltre…
Guarda le foto dell’evento:
Dietro “Amori sbarrati”, la voglia di mettere in mostra una diversa sfumatura della libertà, declinata tramite le parole e le immagini, raccogliendo le voci inascoltate provenienti dalla Casa Circondariale di Sanquirico.
Così le fotografie di Francesca Ripamonti si pongono l’obiettivo di raccontare questa nuova bellezza, nascosta e dimenticata, che supera lo stereotipo della tristezza e della solitudine del carcere.
Volti testimoni. Volti che narrano di un unico valore: il valore dell’umanità.
Così queste donne divengono “bachi da seta” che, lavorando fili, creano legami, testimoniando una scelta di bellezza non convenzionale. La poesia accompagna, testimoniando il suo potenziale valore salvifico, per queste donne che, negli anni, hanno utilizzato la parola per evadere, e trovare una libertà interiore dietro la limitazione delle sbarre.
Le donne, presenti all’inaugurazione della mostra, sembrano raccontarci questo loro essere vive, libere e autonome oltre i confini posti –obbligatoriamente- dalla società.
Un piccolo muro le divide dal pubblico che, forse pensieroso, forse malinconico, tornerà a casa. E questo è il muro, questa è la differenza che rimarca la differente libertà, solo materiale, forse. Ma che rileva, senza minimizzare, un differente status, una differente vita, una differente interiorità. Occhi diversi i loro. Occhi malinconici, tristi, a volte colpevoli. Occhi che sentono e soffrono questa differenza.
Perché la loro vita non è solo la vita di “questi bachi da seta” creati per l’occasione dallo staff di Aldo Coppola. La loro vita è restrizione, limitazione e solitudine.
Un’esperienza d’integrazione, d’inclusione e di formazione alla libertà.
Una tappa di un percorso di ri-educazione costruito sull’arte e tramite l’arte. Alle fotografie, alle parole, si aggiunge il teatro, pensato dalla regista milanese Luisa Gay per “stabilire un punto tra la società ed il microcosmo chiuso del carcere” e destinato sempre alle donne di Sanquirico.
Concettina Monguzzi, Sindaco di Lissone, si mostra orgogliosa e convinta del valore di cui un simile progetto è portatore. Sensibilizzare alle tematiche la popolazione, che spesso cancella queste realtà relegate alla periferia, nascoste, ma impossibile da nascondersi. Educare chi, nell’errore, paga la propria pena.
Elio Talarico, assessore alla Cultura, sembra essere dello stesso parere. Anche il Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, ha manifestato apprezzamento per la mostra e l’iniziativa.
Poi le donne – modelle, poetesse, attrici teatrali – si dissolvono, scortate, per ritornare alla loro realtà. Che, forse, non è quella “dei bachi da seta”. O forse sì, almeno per un giorno.
Camilla Mantegazza
(fonte: www.ildialogodimonza.it)
©fotografie di Giovanna Monguzzi
Segui il progetto su Zeroconfini Onlus: Amori Sbarrati
Alcune poesie delle detenute (vedere anche le pagine del Premio Letterario Isabella Morra)
Quando ci rivedremo?
Oggi ho perso la mia libertà
Anche il tuo amore
Mi manca l’aria
Senza di te la vita
È scolorita e fredda.
Ieri
Sei stato la mia stella cadente
Il mio desiderio espresso
Le mie notti di passione
Regalandomi amore e ardore
Sei stato il sole splendente miei giorni felici.Oggi
Vedo tutto scuro
Fredde notti e oscuri giorni mi attendono
Se non ti rivedrò
Che ne sarà della mia tenerezza, del mio sorriso?
(di Adriana Ramirez)
S. Quirico n.9
Che bel tempo fuori
È ottobre
Ma noi siamo qua
A passare giornate inutili
Tra un carrello che passa e ripassa
Tutti i giorni con la chimica addosso
E io che mi chiedo:
quando uscirò?Se mi domanderanno:
-quanti anni ti sei fatto?-Risponderò:
-ho solo dormito-.
(di Petra).
Notte Malinconica
Questa notte non riesco a dormire
Ho troppa nostalgia
Guardo le stelle che mi tengono compagnia
La mia mente vaga nei ricordi
Che amarezza nei miei sogni.
Andate via stupide stelle
Non voglio la vostra compagnia
Voglio restare solo, con la mia malinconia.
(di Ossama)
Le Tende Rosse
…nella notte
La bambina aspetta
Alla finestra
Con le tende rosse.Aspetta con ansia, pregando.
Tutte le notti
Nello stesso posto
Alla finestra
Con le tende rosse…
(di Liene Nikitenkova)