Nell’ambito della rassegna “Mirabello Cultura” 2017 promossa da La Casa della Poesia di Monza, presentazione della raccolta poetica di Jean Portante dal titolo
I quattro tremori del giardino Les quatre tremblements du jardin
Monza 13 gennaio 2017
Ore 18.00 Sala degli Arazzi – Piano Nobile della Villa Reale – Salotto letterario della Regina Margherita
In dialogo con l’autore Luigi Cannillo e Diana Battaggia.
Scheda del libro: La Vita Felice
Traduzione dal francese di Camilla Diez e Francesco Fava. Prefazione di Valerio Magrelli
I testi che compongono I quattro tremori del giardino nascono dal cataclisma che il 6 aprile 2009 colpì l’Abruzzo e il suo splendido capoluogo, L’Aquila. Poeta e traduttore, romanziere e critico letterario, l’autore ha suddiviso il suo libro in quattro sezioni. Ma già con la prima, forse la più fortemente strutturata dell’intero volume, il lettore viene invitato a entrare in una specie di “elica testuale” fatta di anafore e slittamenti figurativi, quasi seguendo i dettami di un sogno surrealista.
Nella seconda sezione, ritroviamo una variazione para-anaforica, questa volta modulata sul tema del vedere e dello sguardo. Portante, dopo aver ribadito la sua predilezione per l’iterazione, ritorna sull’idea della mescolanza fra spazi diversi, della fusione onirica fra dentro e fuori.
Con la terza sezione, assistiamo però all’introduzione di un netto scarto stilistico […] succedono infatti dei tanka (ispirati alle composizioni giapponesi di cinque versi). Certo, l’assunto resta il medesimo, come si vede dalla scelta di focalizzarsi su oggetti domestici in grado di dischiudersi su sconcertanti scenari. Si tratta cioè di un inventario (destinato a proseguire nei prossimi libri), per catalogare le “cose” che lo scrittore trovò in casa della madre dopo la sua morte.
Nella quarta sezione, l’autore offre uno sguardo solare sul paesaggio, su un Sud, prima ancora che geografico o psichico, ontologico e approda a una sorta di attutita saggezza, affidando il congedo a un verso di segreta, di inquieta perfezione: «[…] solo una/ metà dell’ombra ti appartiene».
Dalla prefazione di Valerio Magrelli
Avec le soutien financier du Ministère de la Culture Luxembourg
Prima edizione luglio 2016
Proprietà letteraria riservata
© 2013 Le Castor Astral- Bègles
© 2016 La Vita Felice – Milano
In copertina: disegno di Marek Szczesny.
Vedevo bene che strappavano tutto
intorno a me.Strappavano il Sud e strappavano il Nord
ma non ne buttavano niente.Strappavano tutto ma non ne buttavano niente.
Ma quando si sono messi a strappare il sole
ed era chiaro che non si sarebbero bruciati
e quando poi hanno strappato il cipresso
senza che una goccia di tempo fosse versata
non c’era più alcun dubbio.È affinché tutto rimanesse intero che strappavano.
È perché strappavano che tutto rimaneva intero.
Jean Portante è nato nel 1950 a Differdange (Lussemburgo) da genitori italiani. Vive a Parigi. La sua opera, che conta una quarantina di libri – poesia, romanzi, saggi, pièce teatrali – è stata ampiamente tradotta.
In Francia è membro dell’Académie Mallarmé dal 2006. Nel 2003 ha ricevuto il Grand Prix d’automne della Société des gens de lettres per l’insieme della sua opera e il Prix Mallarmé per il libro L’étrange langue. Dieci anni prima aveva ottenuto il Prix Servais del miglior libro dell’anno in Lussemburgo con il romanzo Mrs. Haroy ou la mémoire de la baleine; nel 2016 lo stesso premio è stato vinto dal suo ultimo romanzo, L’architecture des temps instables. Gli sono stati attribuiti molti atri premi, sia in Francia che in altri paesi. Nel 2011 è stato premiato con il Prix National del Lussemburgo per l’insieme della sua opera.
Da venticinque anni Jean Portante si dedica a un grande lavoro di traduzione, importando nel campo letterario francofono importanti voci poetiche provenienti da altri paesi, come quelle di Juan Gelman, Jerome Rothenberg, Gonzalo Rojas, Jorge Boccanera, Ulrike Draesner, Maria Luisa Spaziani, Valerio Magrelli, Edoardo Sanguineti e molti altri.
Jean Portante dirige le riviste «Transkrit» in Lussemburgo e «Inuits dans la jungle» in Francia. Dirige inoltre le collane Cahiers latins delle edizioni Caractères et Les Passeurs d’Inuits delle edizioni Castor Astral.
I suoi libri sono pubblicati essenzialmente da PHI (Lussemburgo) a da Le Castor Astral (Francia), ma anche da altri editori in Belgio, Svizzera, Québec e, in traduzione, in una dozzina di altri paesi.
Nel febbraio del 2014 le edizioni PHI hanno pubblicato un’antologia che raccoglie l’essenziale della sua opera poetica: Le travail de la baleine.
Opere in italiano:
Aperto chiuso. Poesie. Edizione EUROMA, Roma, 1994;
La morte del padre. Poesie. En plein edizioni, Milano, 1999;
Mrs. Haroy o la memoria della balena. Romanzo. Empiria. Roma, 2009;
La cenere delle parole. Poesie. Empiria, Roma, 2011;
Voglio dire. Poesie. La vita felice, Milano, 2012.